No vax imbrattano una scuola a Lecce: «Attacco incivile. Serve campagna informativa»

Scritte e simboli no vax in vernice rossa sono apparse davanti alla scuola secondaria di primo grado ”Ammirato-Falcone” di Lecce. Su un muro e sul marciapiede antistante sono stati lasciati alcuni messaggi come ”Bambino vaxato morto o malato” oppure ”Il vax uccide il governo mente”. Il presidente regionale dell’Anp (Associazione nazionale presidi), Roberto Romito, ha espresso solidarietà all’istituto scolastico e alla dirigente.

«Le istituzioni pubbliche, come le scuole, che sono state in prima fila nella lotta al Covid, sono ancora oggetto di attacchi incivili», commenta Romito: «Gli autori sono certamente appartenenti ad una ristretta minoranza ma va anche considerato che la loro capacità di urlare e di farsi notare con questi mezzi da condannare rischia di fare proseliti – osserva – in un momento in cui abbassare la guardia contro il virus è sicuramente la cosa peggiore che si possa fare. Specialmente in un settore come la scuola, densamente popolato da milioni di soggetti che trascorrono insieme gran parte della loro giornata e inevitabilmente per quante cautele e misure di prevenzione si possano adottare, interagiscono fra loro mettendo a rischio la loro salute e quella di coloro che incontrano una volta fuori dalle scuole. Per questo Anp Puglia, insieme ad autorevoli esponenti del mondo sanitario come il professor Nicola Laforgia del Policlinico di Bari e i pediatri del suo staff, promuoveranno una campagna di sensibilizzazione per la vaccinazione anti Covid nelle scuole, a partire da settembre prossimo».

Secondo l’Anp, infatti, nei documenti emanati dalle autorità sanitarie in materia di prevenzione del Covid nelle scuole non ci sono novità «ma solo cose scontate e arcinote, sia pure importanti, come la necessità di assicurare ricambio dell’aria, pulizia di ambienti e igiene personale, distanziamento, uso delle mascherine ove necessario. Nel contempo – aggiunge Romito – c’è una grande assenza: non si parla di vaccinazione per gli alunni. Se si considera che una parte considerevole dei ragazzi vaccinati è uscita dalle scuole (quelli che hanno sostenuto gli esami di maturità) il tasso dei vaccinati a inizio anno scolastico è stimabile tra il 30 e il 50%: troppo pochi. Va a nostro avviso intrapresa una campagna vaccinale di massa nelle scuole, preceduta da azioni di informazione scientifica e orientamento per gli alunni e le loro famiglie: solo così si potranno affrontare al meglio eventuali nuove ondate di Covid in autunno».

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