«Non pretendiamo di risolvere i grandi problemi che il mondo del carcere vive, ma questa lampada porterà luce in tutti gli istituti penitenziari di Puglia e Basilicata come segno della speranza giubilare».
Lo ha detto don Andrea Pupilla, delegato dei cappellani delle carceri di Puglia e Basilicata a margine della cerimonia di benedizione, ospitata nell’istituto di pena femminile di Trani, delle lampade simbolo del Giubileo e consegnate ai delegati regionali dei cappellani dalla Santa Sede.
«Le lampade attingeranno da questa fiamma: è un segno e i segni sono cosa piccola per loro natura ma possono essere anche un messaggio potente», ha aggiunto don Andrea ricordando che la presenza dei cappellani nelle carceri «è un segno del nostro lavoro che continuerà silenziosamente, quotidianamente a supporto non solo delle persone private della libertà ma di tutti quelli che nel carcere ci lavorano tra immensi problemi come la carenza di personale e il sovraffollamento» della popolazione carceraria.
Alla benedizione delle lampade è seguita una messa con monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto, e monsignor Davide Carbonaro, arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsiconuovo.