Nuove tombe sono state scoperte durante gli scavi archeologici nella necropoli di Torre Guaceto, riserva naturale del Salento. A pochi giorni dalla riapertura della necropoli a cremazione, quasi venti tombe e urne sono state portate alla luce dal team di archeologi dell’Università del Salento, con i colleghi dell’Università di Bologna e dell’Österreichisches Archäologisches Institut di Vienna. Una scoperta, questa, che porta a oltre cinquanta i tumuli dell’area ad oggi rinvenuti.
La campagna di scavi, iniziata il 29 maggio scorso, proseguirà fino al 1 luglio e i visitatori potranno assistere alle operazioni in corso nella spiaggia. Il progetto è nato nel 2019 con la scoperta fortuita delle prime quattro tombe a cremazione affioranti subito sotto la sabbia della spiaggia delle conchiglie, una delle calette interne dell’area protetta.
«Torre Guaceto è un patrimonio di bellezze naturali e archeologiche di portata inimmaginabile – ha commentato il presidente del Consorzio, Rocky Malatesta – più la proteggiamo e investiamo in ricerca, più impariamo a conoscerla e comprendiamo quanto sia importante continuare su questa strada. Anche quest’anno, chi visita la riserva, può avvicinarsi all’area degli scavi in spiaggia e dialogare direttamente con gli archeologi all’opera. Per rispettare Torre Guaceto occorre prima innamorarsene e a questo sentimento si arriva solo attraverso la comprensione e la consapevolezza del suo valore».