Gli imprenditori della movida della Bat dicono “no” alla scelta di un orario unico nell’intera provincia che ritengono «restrittivo» per la somministrazione di bevande alcoliche e per le emissioni sonore negli esercizi pubblici e nei locali di pubblico spettacolo. Secondo quanto concordato in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, musica e alcolici nei locali saranno consentiti sino all’una di notte dal lunedì al giovedì e fino alle 2 dal venerdì alla domenica e nei giorni festivi e prefestivi e la musica, solo nelle discoteche autorizzate, fino alle 3 dal venerdì alla domenica e nei festivi e prefestivi.
Confcommercio Bari-Bat
Aveva espresso scetticismo sull’argomento nella riunione avuta col Prefetto e le altre associazioni. «Abbiamo chiesto un nuovo incontro al Prefetto – dice il presidente dell’associazione di categoria Vito D’Ingeo – e chiediamo stesso mercato e stesse regole per l’intera regione. Si creerebbe troppa disparità tra pubblici esercizi delle varie province».
Le remore
«Se i locali chiudono in maniera anticipata nella Bat -aggiunge Nicola Pertuso, presidente F.i.p.e. Confcommercio Bat – è fisiologico per i giovani mettersi in macchina e andare alla ricerca di locali che chiudono più tardi nelle altre province. Ciò aumenterebbe il rischio sulle strade ed esporrebbe i giovani a migrazioni notturne col rischio di incidenti». La Bat è provincia turistica, aggiunge Pertuso «con orari da località turistica e i gestori dei locali che poggiano i loro bilanci sulla stagione estiva: i turisti che hanno optato per la Bat rischiano di veder limitate le proprie scelte nel corso del soggiorno».