La movida selvaggia nel quartiere Umbertino di Bari è il tema centrale dell’incontro organizzato ieri dal sindaco Vito Leccese con l’amministrazione comunale e i rappresentanti dei residenti. Un’occasione di confronto tra le parti per discutere dei problemi più urgenti e fare il punto sulle possibili soluzioni. Proprio negli scorsi giorni il presidente del comitato di salvaguardia della zona Umbertina, Mauro Gargano, ha diffuso una mappa aggiornata di tutti gli insediamenti delle attività di ristorazione del quartiere nel cuore di Bari. Si parla di oltre 70 locali distribuiti in tre-quattro isolati, a cui si aggiunge la prossima apertura di altre attività, tra cui quattro food truck e un distributore automatico.
I temi dell’incontro
«Il dialogo è stato proficuo -spiega Annamaria Ferretti, presidente del Municipio I -Da parte del sindaco è emersa la volontà di mettersi già al lavoro per emettere un’ordinanza che dia una risposta immediata alle istanze dei residenti. È emersa, però, anche l’esigenza di fare un punto e aprire un dialogo con le altre componenti interessate, gli esercenti». Nel corso del confronto sono stati presentati una serie di atti amministrativi adottati in altri comuni italiani, come ad esempio Venezia e Milano, da utilizzare come esempi da applicare ai problemi del capoluogo. Tra questi, un regolamento che pone limiti e argini all’apertura di nuove attività commerciali. Tra le proposte presentate ci sarebbe, dunque, l’istituzione di uno strumento che vada a ridurre le licenze per le attività nella zona Umbertina. Nelle scorse settimane il sindaco Leccese aveva avanzato l’idea, già al vaglio della precedente amministrazione, di emanare un’ordinanza che disponga la chiusura dei locali a mezzanotte durante la settimana e alle due nei weekend.
Le proposte dei residenti
«Si sta andando nella direzione di trovare un punto d’incontro che innanzitutto garantisca ai cittadini il rispetto della legalità, che è l’aspetto prioritario su cui si sta lavorando», aggiunge la presidente. L’obiettivo finale degli interventi sarà quello di individuare un provvedimento che possa essere applicato anche alle altre zone critiche della città. «Il comitato ha fornito dei punti sui cui intervenire e riflettere insieme – aggiunge Annamaria Ferretti – noi li abbiamo recepiti e lavoreremo in concerto per esprimere un provvedimento urgente e immaginare una strategia articolata». Tra le proposte avanzate dai residenti ci sono la limitazione delle licenze per le aperture di nuove attività e un’intensificazione dei controlli. «Sulla scia di piazza Umberto e piazza Moro – conclude Ferretti – la priorità è ristabilire la legalità».