Monti Dauni, sanità a due facce: disservizi a Candela mentre Rocchetta esulta per il secondo medico. Potito D’Agrosa il più conteso

Potito D’Agrosa da Ascoli Satriano è il medico più conteso sui Monti Dauni. Sanità a due facce sui Monti Dauni. Da una parte Candela, con il suo sindaco, che ci va giù duro contro i disservizi dell’assistenza sanitaria, dall’altra Rocchetta sant’Antonio che esulta per l’assegnazione del secondo medico nel piccolo borgo al confine con l’Irpinia.

Il sindaco Gatta
Nicola Gatta, primo cittadino di Candela, affida il suo sfogo alla pagina social. «Avrei voluto evitare questo post ma da giorni ci stiamo interfacciando con i responsabili della Asl in merito ai disagi e disservizi per la popolazione dopo la decisione del dott. Di Muzio di non proseguire l’attività professionale a Candela, senza aver ottenuto soluzioni e assistendo a uno scarica barile tra la Asl e la Regione Puglia», scrive il sindaco Gatta che aggiunge con amarezza «duole constatare che Asl e Regione Puglia non hanno posto in essere alcuna programmazione per Candela, lasciando, di fatto, i pazienti senza una copertura sufficiente di medici di base. Di Muzio è stato autorizzato a trasferirsi ad Ascoli ma, al contempo, non è stato previsto un sostituto obbligato ad aprire a Candela». Per poi concludere «Di fatto, ad oggi, è presente sul nostro territorio solo la dottoressa Palmieri la quale potrà accogliere, in aggiunta ai suoi, solo pochi altri pazienti e per di più prossima alla pensione».

Questione e soluzione
Così da quasi due settimane circa 600 pazienti di Candela sono rimasti senza medico di base e la soluzione in cantiere non ha ancora una sua ufficializzazione, tanto che Gatta sconsiglia di praticarla «È emerso che l’alternativa è il dottor D’Agrosa, il quale, però, non da certezza di aprire lo studio a Candela, pertanto, al momento, non possiamo che consigliare di non iscriversi presso il dottor D’Agrosa se non ci sarà la sicurezza che sarà presente a Candela. Non me ne voglia il dottor D’Agrosa, ma in questa situazione nessuno sta pensando che molti degli assistiti rimasti senza copertura medica sono persone anziane che non possono spostarsi facilmente ad Ascoli per ricevere l’assistenza medica di cui hanno diritto». Si parla tanto di servizi sanitari di prossimità ma la realtà è ben diversa, arrivando a non assicurare i servizi essenziali!

Sorride Rocchetta
Intanto, a Rocchetta Sant’Antonio il secondo medico con l’obbligo di apertura dello studio nel poliambulatorio da parte del medico Potito D’Agrosa di Ascoli Satriano. Pertanto i pazienti dei medici di base di Arnecchino e Di Muzio potranno fare la scelta a partire da oggi. Inoltre, con la realizzazione della Casa di Comunità molti problemi andranno a soluzione.

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