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Molfetta discute il Piano casa: al vaglio dei tecnici applicazione e diverse interpretazioni

Presso la Sala Finocchiaro della Fabbrica di San Domenico si è tenuto un incontro pubblico in cui è stato presentato il nuovo Piano Casa, cioè la Legge regionale 36 del 19 dicembre 2023. Alla presenza del sindaco Tommaso Minervini e introdotti da Sergio De Candia, assessore all’Urbanistica del Comune, sono intervenuti Fabiano Amati, presidente della…

Presso la Sala Finocchiaro della Fabbrica di San Domenico si è tenuto un incontro pubblico in cui è stato presentato il nuovo Piano Casa, cioè la Legge regionale 36 del 19 dicembre 2023.

Alla presenza del sindaco Tommaso Minervini e introdotti da Sergio De Candia, assessore all’Urbanistica del Comune, sono intervenuti Fabiano Amati, presidente della Commissione Bilancio della Regione, e Saverio Tammacco, vice presidente della stessa Commissione.

Rendendo possibili aumenti delle volumetrie esistenti, la Legge incentiva il recupero del patrimonio edilizio attraverso il miglioramento della qualità architettonica, della sicurezza statica e igienico-funzionale e delle prestazioni energetiche. L’intento del legislatore è di ridurre progressivamente il degrado, il sottoutilizzo e l’abbandono degli ambiti urbanizzati.

Il nuovo piano conferma le percentuali massime di incremento volumetrico del precedente piano, per le zone B (quelle di completamento) e C (di espansione): il 20 per cento per le ristrutturazioni e 35 per cento, per le demolizioni e ricostruzioni.

La differenza fondamentale tra il vecchio e il nuovo piano casa è nella relazione tra la Regione e il Comune in materia di approvazione. La Corte Costituzionale, infatti, è intervenuta a correggere la metodologia e quindi il nuovo piano è improntato al principio “dell’amministrazione attiva”.

Prevede in sostanza che il riconoscimento degli incentivi volumetrici sia subordinato a una delibera del Consiglio comunale supportata da perimetrazione tracciata su planimetrie urbanistiche vigenti (e quindi già approvate). Qui si scorge una notevole semplificazione burocratica.

Al Comune di Molfetta la Legge è allo studio per vagliare norme sovraordinate contrarie che, in alcuni casi, ne impediscano l’applicazione e interpretazioni giurisprudenziali riguardanti situazioni controverse.

Il tema non a caso è complesso; su 257 comuni della Puglia, soltanto tre hanno completato l’iter deliberativo: quello di Oria, nel Brindisino (14.462 abitanti), Caprarica di Lecce (2.251 abitanti) e Maruggio, nel Tarantino (5219 abitanti).

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