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Mola di Bari, nuovo progetto per la variante alla SS 16 bis: «Perchè il sindaco tace?»

Un silenzio che non farebbe bene ai cittadini. Soprattutto dinanzi a una questione, quella della variante sulla statale 16 bis di cui si parla da anni, che interessa la collettività di Mola di Bari e non solo. Dopo mesi di buio totale, in cui è passata l’idea che il progetto fosse finito nel dimenticatoio, nel…

Un silenzio che non farebbe bene ai cittadini. Soprattutto dinanzi a una questione, quella della variante sulla statale 16 bis di cui si parla da anni, che interessa la collettività di Mola di Bari e non solo.

Dopo mesi di buio totale, in cui è passata l’idea che il progetto fosse finito nel dimenticatoio, nel Sudest Barese torna in agenda la seria e importante questione con importanti aggiornamenti.

Succede, infatti, che nei giorni scorsi Anas-gruppo Ferrovie dello Stato ha chiesto il riavvio del procedimento per la realizzazione della variante presentando una richiesta di Valutazione d’impatto ambientale (Via), la cui autorità competente al rilascio dell’autorizzazione è il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Il nuovo progetto, rispetto al precedente che aveva come tempi di realizzazione 2026, è più costoso perché ammonta a circa 400 milioni di euro e non più 250 milioni, consegna prevista nel 2028 e interesserà Bari, Triggiano, Noicattaro e Mola di Bari.

Quale sarebbe il problema allora? Le bocche cucite, su tutto questo, da parte del sindaco molese Giuseppe Colonna e di tutta l’amministrazione comunale. Lo denunciano, in una lettera, i consiglieri di opposizione, secondo cui «il procedimento per la realizzazione della variante ha subito una importante accelerata in quanto sull’Albo pretorio del Comune il 16 ottobre c’era un avviso recante la notizia dell’avvio del procedimento della “Conferenza dei Servizi“ per l’approvazione del vincolo».

Un qualcosa non di poco conto, «su cui – si legge ancora – ci saremmo aspettati da parte del sindaco maggiore attenzione a questo tema e vicinanza ai cittadini, predisponendo attività di informazione più incisiva e capillare così da mettere i nostri concittadini nelle condizioni di poter conoscere quanto disposto da Anas e soprattutto ci saremmo aspettati un’attività di supporto per coloro che fossero interessati a farvi ricorso entro un mese (quindi entro il 15 novembre, ndr)».

Detto ciò, allora, i consiglieri si domandano se sia intenzione del sindaco e della Giunta avviare attività di maggiore informazione e capillare diffusione sul procedimento in corso da parte di Anas nonché attività di supporto per coloro che fossero interessati a farvi ricorso. Nel frattempo, il loro no alla variante è netto perché – sono convinti dall’opposizione – avrà forti ripercussioni sul territorio agricolo e sul centro urbano.

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