Camminare fa bene anche all’economia pugliese. «Prendendo in esame esclusivamente il campione di escursionisti che hanno richiesto il passaporto del viandante ai gestori dei Cammini di Puglia è emerso che, nel 2023, c’è stato un incremento incoming pari al 44,83 per cento, e consideriamo che non tutti i turisti effettuano la registrazione della loro presenza lungo i percorsi tracciati», evidenzia Raffaele Piemontese, vice presidente della Regione Puglia, le cui parole trovano eco anche nelle recenti dichiarazioni dell’assessore al turismo, Gianfranco Lopane «L’entusiasmo e l’interesse riscontrati nei confronti dei nostri cammini, percorsi ciclabili, itinerari culturali e eccellenze enogastronomiche, sono un segno tangibile dalla crescente attrattività della nostra regione in ambito di turismo lento e sostenibile». Lopane fa riferimento ai dati resi pubblici nella recente convention milanese di “Fa la cosa giusta”, realtà tra le più rappresentative in Italia per il settore del turismo lento e consapevole.
«I progetti in corso sulla Via Francigena e la realizzazione della rete dei Pubblici Ostelli di Puglia sono il segno di un impegno tangibile e costante per migliorare e diversificare l’offerta turistica della regione in collaborazione con gli operatori del settore. Il 2024 sarà un anno importante per affrontare le criticità, ma anche per portare ulteriori benefici alle comunità pugliesi», ha evidenziato ancora l’assessore regionale al turismo che fa riferimento anche al potenziale impatto promozionale sul settore dato dal fatto che da quest’anno i Cammini di Puglia sono stati dotati di produzioni audiovisive – un docufilm da 20 minuti e una clip da un minuto per le pubblicazioni sui social network – in modo da rappresentare un cardine, insieme alla crescente rete delle ciclovie, delle politiche dell’offerta turistica, «fondamentale per far conoscere in maniera consapevole la nostra regione e tutte le eccellenze», come ha ricordato il direttore del dipertimento del turismo, Aldo Patruno, che ha aggiunto «Un lavoro, quello legato alla qualificazione e promozione dei cammini, che è in continua evoluzione: in atto sono le azioni per l’infrastrutturazione della Via Francigena nel Sud; abbiamo inaugurato di recente due ostelli, a Minervino di Lecce e Brindisi, quasi pronti al taglio del nastro sono quelli di Monte Sant’Angelo e Ruvo di Puglia, molti altri si aggiungeranno a questi con il progetto di cooperazione The Rout Net».
Temi che sono fondamentali per favorire processi di «destagionalizzazione e internazionalizzazione dell’offerta turistica pugliese», come ha sostenuto Luca Scandale, direttore generale dell’Agenzia Regionale del Turismo.
Proposta al Senato, la Puglia “firma” la rete dei cammini
di Natale Labia
Parte dalla Puglia la valorizzazione dei cammini quali percorsi culturali italiani. Su proposta del senatore leccese della Lega, Roberto Marti, l’aula del Senato all’unanimità, con 128 voti, ha approvato il 26 marzo scorso il disegno di legge sulla “promozione dei cammini”.
Marti, che è presidente della commissione cultura a Palazzo Madama, ha sottolineato che «la proposta è stata sviluppata in sinergia sia con il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, che con Daniela Santanchè, titolare del turismo».
Una proposta che, come precisa il parlamentare pugliese, «tende a promuovere i cammini perché uniscono i territori, si aprono a paesaggi spesso inediti e suggestivi e portano alla scoperta di borghi, pievi, abbazie, santuari, monasteri, fortezze, castelli e siti archeologici che custodiscono un patrimonio storico unico. Promuovere i cammini significa valorizzare una forma di viaggio dolce, sostenibile e diffusa, ma anche rilanciare l’economia delle aree interne e una parte importante del sistema turistico che il Paese attendeva da tempo».
Sulla proposta, cosa che accade raramente in questa legislatura, tutte le forze politiche presenti nell’Aula di Palazzo Madama hanno dato il loro consenso, ribadendo quanto i cammini siano entrati nelle abitudini di molti viaggiatori che, zaino in spalla, percorrono anche centinaia di chilometri per raggiungere mete o soltanto per percorrere rotte che spesso sono collegate a momenti storici, come la variante traianea della via Francigena, o spirituali qual è la rotta micaelica.
La legge approvata dal Senato e che ora passa alla Camera dei Deputati per il varo definitivo avrà a disposizione un milione di euro per le finalità previste, inoltre istituisce presso il ministero del Turismo “la banca dati dei cammini d’Italia” al cui interno ci sarà la mappa digitale degli stessi con informazioni relative alle principali caratteristiche per offrire ai fruitori dei percorsi a piedi o in bicicletta orientamento e informazioni sulle principali caratteristiche e sui servizi lungo il tragitto. In più, presso lo stesso dicastero, verrà costituita “una cabina di regia per lo sviluppo della rete”.
In conclusione, Marti con evidente soddisfazione per il risultato unanime raggiunto ha ricordato come «i cammini servono anche a rilanciare le attività culturali sui territori interessati o limitrofi e allo stesso tempo sono utili per tutelare la storia e le tradizioni delle aree interne del Paese e di conseguenza sono strumenti per far crescere il turismo in generale e quindi favorire l’economia nazionale».