Oltre cento milioni di euro, è il valore che hanno raggiunto e superato i Minibond della Regione Puglia.
Con le ultime emissioni, salgono a 27 le imprese che hanno utilizzato l’opportunità offerta dall’amministrazione emettendo prestiti obbligazionari per un valore complessivo di 111 milioni di euro, in due anni. Si tratta di uno strumento finanziario evoluto che il sistema produttivo regionale sta utilizzando pienamente, nonostante la congiuntura economica sfavorevole. Al fianco della Regione anche Puglia Sviluppo, UniCredit, Cassa Depositi e Prestiti e Mediocredito Centrale. Nell’ambito delle ultime due emissioni, gli investimenti hanno riguardato i settori più vari: salute dell’uomo, moda, agroalimentare, meccanica, meccatronica e commercio. Sei invece le imprese emittenti, per un valore complessivo di circa 24 milioni di euro.
I Minibond permettono alle imprese di finanziare operazioni straordinarie, investimenti e capitale circolante per affrontare la transizione digitale ed energetica. Vengono emessi titoli assistiti dalla garanzia di portafoglio di Puglia Sviluppo pari al 25% dell’importo totale dei titoli emessi. Cassa Depositi e Prestiti e Mediocredito Centrale agiscono in qualità di investitori istituzionali, sostenendo finanziariamente il progetto e anche in queste emissioni hanno sottoscritto il 95% dell’ammontare complessivo. La parte restante è stata sottoscritta invece da UniCredit, originator della cartolarizzazione oltre che arranger. Le risorse regionali, pari a 40 milioni di euro, utilizzate da Puglia Sviluppo come garanzia di portafoglio, consentiranno di sviluppare almeno 160 milioni di nuova finanza per le piccole e medie imprese.
«Il successo della misura – ha spiegato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – in un biennio complicatissimo proietta la Puglia su nuovi mercati finanziari. Il sistema produttivo non si è arreso ed è riuscito a crescere. Il mercato dei capitali sta offrendo alla Puglia una marcia in più e noi continueremo ad alimentare questo processo anche grazie alle risorse messe a disposizione dall’Unione europea nel nuovo ciclo di programmazione 2021-2027».
Per accedere ai Minibond della Regione, le imprese possono presentare la domanda di candidatura a Puglia Sviluppo che controlla i requisiti, il piano di investimento, svolge altre verifiche e, se l’esito è positivo, lo comunica all’arranger, cioè all’operatore finanziario che ha il compito di strutturare e collocare il portafoglio di Minibond. L’arranger sottoscrive poi interamente il prestito obbligazionario e successivamente, mediante una società veicolo (Spv), procede al collocamento dei Minibond (attraverso un’operazione di cartolarizzazione) presso gli investitori istituzionali e professionali. Le aziende dunque ricevono dai 2 ai 10 milioni di euro a seconda dell’importo emesso e possono investire in beni materiali o immateriali, ma anche ottenere sostegno per il capitale circolante collegato all’investimento da realizzare.