Mille euro per la sosta della salma nella Casa funeraria: a Conversano è scontro

Nervi ancora molto tesi tra le cinque imprese funebri della città. E il motivo della discordia è rappresentato, ancora una volta, dalla presenza di una casa funeraria, così come stabilito da una norma regionale che obbliga le città a dotarsi di questi luoghi adatti al cosiddetto servizio di commiato.

Casa funeraria che è gestita da una delle cinque imprese, dato che nel momento della istituzione non si raggiunse un accodo preventivo tra tutti. In un primo momento furono alcuni parroci a dirsi contrariati dal divieto di organizzare il servizio di commiato nelle chiese, prive di alcune caratteristiche igienico sanitarie. Ma ci pensò la Asl Ba a riportare il tutto nell’alveo della normativa regionale e anche i parroci dovettero rassegnarsi.

Nel frattempo la casa funeraria, comunque, è stata utilizzata da tutte le imprese funebri, dopo un regolare protocollo d’intesa con l’impresa che la gestisce.

E’ notizia di questi giorni di un’altra casa funeraria in allestimento che sarà gestita da tre delle cinque imprese presenti in città. Ciò sta surriscaldando il clima in un mondo già così tanto concorrenziale. Alcune famiglie di persone decedute si sono sentite dire da alcune di queste imprese che per la sosta della salma nella casa funeraria ci sarebbe un costo aggiuntivo di ben mille euro. Da qui la dura reazione di Saverio Bolognino, titolare dell’impresa che gestisce, al momento, l’unica casa funeraria. «Chiedere mille euro come servizio aggiuntivo per poter usufruire della Casa Funeraria da noi gestita – precisa Bolognino – è un atto di viscida meschinità, ad opera di qualche farabutto venditore di casse da morto, irrispettoso prima di tutto dello stato di debolezza di una famiglia caduta in disgrazia e poi di chi gli dà ancora la possibilità di restare sul mercato nonostante tutto. Ancora una volta, oggi – conclude lo stesso Bolognino – con immenso disagio e vergogna per la categoria di cui facciamo parte, ci siamo ritrovati a dover ribadire che grazie alla concreta applicazione della legge regionale la casa funeraria di fatto risulta essere gratis per tutti gli utenti. Qualsiasi richiesta di danaro come servizio aggiuntivo per la nostra casa funeraria è da ritenersi un vero e proprio tentativo di furto».

Parole molto forti che denotano il clima esistente in questo momento in città. E lo stesso Bolognino, a L’Edicola del Sud, mostra le fatture che emette alle altre imprese funebri che usufruiscono del servizio della casa funeraria. «Siamo stati pionieri in Puglia nell’applicazione della legge regionale e vogliamo sempre essere trasparenti. Abbiamo, come categoria, tutti il dovere di rispettare le famiglie e dire sempre la verità anche sui costi».

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