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Matera, riapre il museo a Palazzo Lanfranchi con due nuove sale tra AI e Lego

C’è una nuova pietra preziosa per Matera, città della cultura, ieri ha riaperto, con una cerimonia inaugurale, il museo nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata, a Palazzo Lanfranchi. E le novità, dopo due mesi di lavoro, sono tantissime, dai nuovi allestimenti a spazi didattici ed è divenuta realtà la nuova idea di museo che…

C’è una nuova pietra preziosa per Matera, città della cultura, ieri ha riaperto, con una cerimonia inaugurale, il museo nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata, a Palazzo Lanfranchi.

E le novità, dopo due mesi di lavoro, sono tantissime, dai nuovi allestimenti a spazi didattici ed è divenuta realtà la nuova idea di museo che non è solo mettere in teche i reperti, ma anche experience, immersione in una dimensione nuova, perchè la cultura sia anche emozione.

L’evento

L’evento, ieri mattina, è stato preceduto dal taglio del nastro, effettuato dalla direttrice del Museo nazionale di Matera, Anna Maria Mauro, con gli eredi del collezionista Camillo D’Errico, dell’artista Luigi Guerricchio e rappresentanti della Fondazione Carlo Levi.

Le nuove sale

Che cosa vedrà il turista? Al piano terra, dell’antica sede del Liceo ginnasio che ospitò dal 1882 al 1884 il giovane professore e poeta Giovanni Pascoli, sono state inaugurate le nuove sale dedicate alle opere dei grandi maestri del Novecento, Carlo Levi (il medico e artista torinese confinato in Lucania durante la dittatura fascista) e l’artista materano Luigi Guerricchio, curate rispettivamente da Daniela Fonti e Maria Adelaide Cuozzo.

Per Levi 220mila Lego

La prima sala sarà una camera immersiva che, grazie a una sapiente combinazione di arte, creatività e intelligenza artificiale (AI), permetterà un’interazione unica con i dipinti di Carlo Levi. Nella Sala Levi è stato riallestito il telero ”Lucania ’61”, opera che è stata riprodotta al piano superiore nella sala didattica riservata ai bambini, con l’impiego di oltre 220 mila mattoncini Lego. Al primo piano sono state allestite due sezioni espositive denominate “l’Arte del territorio”, che comprende una selezione di opere locali di arte sacra, dal Medioevo al Settecento e ”Camillo D’Errico” con una collezione di pittura napoletana del ‘600 e del ‘700, curata da Stefano Causa.

I lavori di restauro hanno interessato nei mesi scorsi anche la riqualificazione delle facciate e degli aspetti architettonici di Palazzo Lanfranchi, con particolare attenzione alla accessibilità e alla valorizzazione delle opere, e alla illuminazione degli esterni.
La direttrice Mauro al momento dell’apertura ha sottolineato che la nuova fruizione di Palazzo Lanfranchi non può che essere considerato «un evento storico per Matera, con gli interventi realizzati non solo abbiamo restituito al pubblico uno spazio ricco di storia e arte, ma lo abbiamo reso più inclusivo e accessibile, in linea con la nostra visione di un museo aperto e partecipativo», ha affermato. L’obiettivo è potenziare l’offerta culturale e infatti la direttrice conclude: «Siamo certi che le innovazioni introdotte e le nuove modalità di fruizione sapranno affascinare i visitatori, stimolando un dialogo più profondo con le opere esposte».

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