Matera, lo spettacolo pirotecnico in onore della Madonna della Bruna sarà a Murgia Timone

La millenaria città dei Sassi si appresta a vivere uno dei suoi momenti più emozionanti: la Festa della Bruna, in onore della Madonna della Bruna, patrona di Matera. Un evento che, ogni anno, il 2 luglio, richiama migliaia di fedeli e turisti da ogni dove, immergendoli in un’atmosfera ricca di storia, tradizione e fede. Ieri mattina nella sala conferenze di Open Space dell’Apt Basilicata nel Palazzo dell’Annunziata Matera è stato presentato il programma della manifestazione.

Il programma
Per primi gli organizzatori hanno specificato che rispetto allo scorso anno in cui si erano registrate restrizioni per i fuochi pirotecnici, quest’anno gli stessi saranno eseguiti regolarmente a Murgia Timone nel rispetto della tradizione e per la gioia di tutti coloro che vivono la festa del 2 luglio dall’alba fino a notte fonda.
I festeggiamenti inizieranno con le celebrazioni religiose già giovedì 20 giugno e culmineranno a mezzanotte del primo luglio con il countdown per il “capodanno materano”.

Il 2 luglio il programma inizierà dalle 4 della mattina con la processione dei pastori dalla Basilica Cattedrale alla Chiesa di San Francesco d’Assisi. Alle ore 18:00, la statua viene traslata sul Carro Trionfale, un’imponente struttura in legno e cartapesta, addobbata con fiori e luci.

l Carro, trainato da buoi e accompagnato da migliaia di fedeli, percorre le strade della città in un tripudio di colori e musica
Il momento più atteso dei festeggiamenti sarà alle 22.30 con la consegna del Carro Trionfale alla popolazione materana per il rituale “strazzo” dove i fedeli si contendono i frammenti del Carro, considerati oggetti di devozione e buon auspicio a cui seguirà lo spettacolo pirtotecnino

La leggenda
Le origini della Festa della Bruna si intrecciano con la leggenda del miracoloso ritrovamento di una statua della Madonna, avvenuto nel 1290. Da quel giorno, la Vergine Bruna è diventata la protettrice della città, vegliando su di essa con amore e benevolenza. La festa, che si ripete da oltre 700 anni, rappresenta un profondo legame tra la comunità materana e la sua patrona, un’occasione per celebrare la fede e tramandare i valori di devozione e solidarietà.

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