La Città dei Sassi si candida per ospitare la 97esima Adunata Nazionale degli Alpini nel 2026. Un evento di grande portata che porterebbe migliaia di penne nere in Basilicata, con un indotto economico e turistico di tutto rispetto. La candidatura, sostenuta con entusiasmo dal consiglio comunale che ha votato all’unanimità un ordine del giorno di sostegno, non è nuova.
I grandi eventi
Già nel 2017 e nel 2021 Matera aveva tentato di conquistare l’ambita sede dell’Adunata, ma senza successo. Questa volta, però, c’è qualcosa di diverso. C’è la consapevolezza di una città che ha già dimostrato di saper gestire grandi eventi, come il G20 per Esteri e Sviluppo nel 2021 e la visita di Papa Francesco nel 2022. C’è la voglia di valorizzare il proprio patrimonio storico e culturale, unico al mondo, e di aprirsi a un’altra importante pagina di storia italiana. Matera, medaglia d’oro al valor civile e medaglia d’argento al valor militare, prima città del Sud a insorgere contro il nazifascismo, ha tutte le carte in regola per essere la cornice ideale per l’adunata degli Alpini. Una città che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, che ha fatto della cultura il suo motore di sviluppo e che ora vuole offrire la sua ospitalità calorosa alle penne nere d’Italia.
Gli introiti
L’impatto economico dell’evento è stimato in circa 105 milioni di euro, con un’affluenza prevista di 400.000 persone.
Numeri importanti che non solo rappresenterebbero una boccata d’ossigeno per l’economia locale, ma anche un’occasione per far conoscere Matera a un pubblico ancora più vasto.