Un spazio per accogliere le vittime di violenza di genere e i minori all’interno della Questura di Matera. È la “stanza tutta per sé” inaugurata stamattina dalla questora Emma Ivagnes e da Patrizia Minardi, componente del comitato per le Pari opportunità di Soroptimist international d’Italia.
Il locale riproduce un ambiente domestico e confortevole, dove le vittime potranno elaborare la propria vicenda e affidarsi alla professionalità dei poliziotti, riferendo i fatti di violenze e di maltrattamenti subiti.
Il progetto, spiega la questora Ivagnes, «attua le finalità individuate dal protocollo di collaborazione, sottoscritto il 25 novembre 2020 dal dipartimento della Pubblica sicurezza e dall’associazione Soroptimist international d’Italia. Lo scopo – aggiunge – è di fornire supporto alle vittime attraverso un ambiente confortevole, che favorisca un ascolto empatico e possa così attenuare gli effetti traumatici della cosiddetta vittimizzazione secondaria».
La stanza favorirà anche le audizioni protette dei minorenni, vittime di violenza, anche assistita, riconosciute come categorie vulnerabili che richiedono un ascolto “protetto” alla presenza di uno psicologo, in ragione della propria età e a tutela del proprio equilibrio psicofisico.
«L’auspicio – conclude Ivagnes – è che ciò incoraggi le vittime a rivolgersi alle forze dell’ordine nei casi di violenza subìta e contribuisca a instaurare quel rapporto di fiducia per sostenerle nel delicato momento della formalizzazione della denuncia».
Dopo le prime intese avviate all’inizio di quest’anno con Soroptimist international, all’interno degli ambienti della Questura è stato individuato un locale che avesse una collocazione logistica idonea (garantendo soprattutto la riservatezza) e sono iniziati i lavori per la realizzazione della “stanza tutta per sé”.
I costi di allestimento, dall’arredamento alla strumentazione informatica necessaria ad agevolare il lavoro di ascolto dei poliziotti, sono stati sostenuti interamente dall’associazione Soroptimist International.
All’inaugurazione della stanza erano presenti la prefetta Cristina Favilli, il sindaco di Matera Domenico Bennardi, la sostituta procuratora Maria Christina De Tommasi e una folta delegazione di Soroptimist guidata da Maria Rosaria Pellegrini.