Matera, il presepe vivente sarà a impatto zero: il percorso nel Sasso Caveoso

È partita con oltre sette mesi di anticipo l’organizzazione del presepe vivente nei Sassi di Matera che lo scorso anno ha registrato 40 mila spettatori provenienti dall’Italia e dall’estero facendo registrare un ritorno economico per la città stimato a 2 milioni di euro solo per gli operatori turistici. Nei giorni scorsi, dopo una serie di necessari passaggi tecnici, la Giunta comunale ha deliberato sostegno e patrocinio all’evento, divenuto ormai storico e consolidato per animare il Natale materano. Quest’anno la Natività vivente si snoderà solo nel cuore del Sasso Caveoso, seguendo un percorso suggestivo e maggiormente concentrato, per dare migliore risalto alle scene e ridurre l’impatto sugli antichi rioni e i disagi ai residenti.

Si partirà da piazza San Pietro Caveoso in direzione vico Solitario, quindi nei rioni Malve e Casalnuovo. Fissate anche le giornate: 7-8-14-15-21-22-28-29 dicembre 2024 e 4-5 gennaio 2025. Il progetto prevede un percorso narrativo, allestito con scenografie, a cura di gruppi storici rievocativi, compagnie teatrali, associazioni e Pro loco. Un’altra novità sarà nel carattere inclusivo dell’evento, come sottolineano gli organizzatori nella loro proposta progettuale. Infatti, la rappresentazione sarà più aperta alla partecipazione diretta e indiretta da parte di tutti, «considerata l’esperienza maturata -scrivono gli organizzatori nella presentazione – e sulla quale ha inciso la valorizzazione della “diversità” come valore collettivo sul quale perseverare e continuare a strutturare l’iniziativa, già di per sé custode di principi fondati sull’aggregazione e la partecipazione condivisa. Non è casuale, infatti, che le parole “luce” e “futuro” rientrino a pieno titolo nella prossima edizione, esprimendo la mission dell’evento e l’apertura con la quale si intende arrivare alla sua realizzazione».

«Quest’anno l’evento punterà all’impatto zero sui nostri Sassi – dichiara l’amministrazione- Infatti, tutte le opere da realizzare sono state improntate sulla riduzione degli impatti, innanzitutto ambientali, considerata la particolare architettura del “palcoscenico” naturale che accoglierà la manifestazione».

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