Quel che era ampiamente prevedibile si è puntualmente verificato. Buona la prima, quindi, per la tredicesima edizione del presepe vivente di Matera. Anzi, possiamo asserire senza incorrere in difetto di aver riscontrato un numero di visitatori decisamente al di sopra della soglia prevista, un boom entusiasmante. A dichiararlo è stato Luca Prisco, imprenditore materano da ben dodici anni organizzatore del presepe vivente materano.
Un evento natalizio tra i più importanti e grandi d’Europa, con un percorso che si snoda per ben 4 chilometri tra gli anfratti suggestivi degli antichi rioni Sassi e che offre agli ospiti anche la possibilità di poter godere delle bellezze storiche della città, attraversando il Sasso Barisano e quello Caveoso. Immessi primo dei due, dal piano di via San Biagio si ritrovano a percorrere le meravigliose via Fiorentini, via Sant’Antonio Abate e via Madonna delle Virtù che, costeggiando il torrente Gravina, li conduce nella suggestiva piazza San Pietro Caveoso dove un intrattenimento teatrale e musicale, accompagnato da una coreografia di luci sulla facciata della chiesa, li prepara ad un ulteriore percorso nel Sasso Caveoso attraverso il quale giungono in via Buozzi, dalla quale tornano poi sul piano cittadino. Un percorso tra ripide salite e antiche scalinate, a volte anche difficile, ma che invoglia a compierlo tutto di un fiato per le bellezze che avvolgono i sensi dei partecipanti e per le scene accuratamente realizzate da ben 250 operatori tra figuranti, rievocatori storici e attori.
Piazzole di intrattenimento con vestali, gladiatori e soldati romani hanno intrattenuto, nel primo weekend di svolgimento, quello del “ponte” dell’Immacolata, ben 15mila visitatori in tre giorni, un “tutto esaurito” di 5mila presenze per ognuna delle giornate della rappresentazione. Gli attori coinvolti sono giunti in città dalla Puglia, dal Lazio, dalla Calabria e persino dalla lontana Emilia-Romagna con il gruppo “rievocatori storici antica Roma”. A fare da cornice al maestoso evento ci ha pensato il mercatino natalizio di piazza Vittorio Veneto, dove al mattino e fino all’inizio dello spettacolo rievocativo previsto alle 15.30, si sono riversate le folle di ospiti in attesa.
Un ritorno di immagine per la città e una iniezione di economia che ha risollevato le sorti di tutte le attività commerciali e turistiche stordite dal periodo di magra novembrino. Il presepe vivente che lo scorso anno non era stato possibile organizzare nella maniera imponente che conosciamo, questa volta ha avuto il suo riscatto, ricambiando con forza l’atteggiamento ospitale del territorio e donando alla città prestigio e ricchezza.
