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Matera, Francesca Cascione firma il carro della Bruna e il suo trionfo diventa un podcast

È materana doc, ha 39 anni ed è stata scelta per realizzare il carro trionfale della Madonna della Bruna che, come da tradizione, sarà distrutto durante la festa in programma il 2 luglio. Si tratta di Francesca Cascione, il cui bozzetto è stato preferito ad altre sette opere progettuali consentendole di ottenere il prestigioso incarico:…

È materana doc, ha 39 anni ed è stata scelta per realizzare il carro trionfale della Madonna della Bruna che, come da tradizione, sarà distrutto durante la festa in programma il 2 luglio. Si tratta di Francesca Cascione, il cui bozzetto è stato preferito ad altre sette opere progettuali consentendole di ottenere il prestigioso incarico: un successo che ora diventa filo conduttore di un episodio di Basilicata in podcast.

Artista a tutto tondo, la 39enne Cascione è titolare di uno studio d’arte nei Sassi dove realizza, espone e vende le sue creazioni in ceramica e cartapesta. Col suo bozzetto ha avuto la meglio su Elena Mirimao ed Annalisa Di Gioia, due delle quattro realizzatrici del carro trionfale dello scorso anno. Nella categoria “amatori”, invece, il primo posto è andato al bozzetto di Maria Paolicelli, davanti a quelli di Emanuele Taratufolo, Dalila Verrascina, Cristina Ninni, Grazia Guerrieri, Angela Cotugno e Maria Arcangela Nicoletti.

Nel progetto di Cascione sono presenti 13 statue a grandezza naturale, realizzate a tuttotondo, di cui cinque nella scena centrale, e 14 angioletti a tuttotondo. Sulla torre anteriore c’è il dipinto raffigurante la scena in cui Gesù raggiunge i due discepoli, nella fattispecie due sposi che, in cammino verso Emmaus, rimuginano su come, con la crocifissione di Gesù, tutte le loro speranze siano crollate. Sulla torre posteriore, invece, è rappresentano il momento in cui i due discepoli, accortisi che il giorno volge ormai al termine, arrivano stanchi davanti alla loro dimora. La scena centrale rappresenta l’interno della casa dei due discepoli. Sono presenti tre generazioni simboleggiate dalla bambina, figlia dei due discepoli, e dal nonno: le nuove generazioni hanno il compito di diffondere la luce che viene da Cristo per annunciare al mondo la salvezza donata da Dio. Nella torre posteriore è raffigurato l’attimo in cui i due discepoli partono senza indugio, dove il volto non è più triste ma radioso e il cuore non più appesantito ma colmo di gioia.

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