Matera, dopo i lavori la villa comunale aspetta ancora la storica giostra

Non esiste generazione attuale che non ricordi la presenza della giostra nella villa comunale. Dapprima manuale, quando tutta in ferro presentava attrazioni del dopoguerra, fino alla metamorfosi tecnologica, con cavalli, macchinine, moto e aeroplani sonori e colorati.

Un’attrattiva per le famiglie che durante la tradizionale passeggiata domenicale decidevano di regalare ai più piccoli qualche minuto di goliardia e spensieratezza. Era il tassello perfetto a incastonato nell’unico spazio verde del centro cittadino. E così, la giostra secolare, nel 1993 viene acquisita da nuovi proprietari che restano in villa fino al fortunato anno 2019, dove la proclamazione di Matera a Capitale Europea della Cultura, spalancò gli orizzonti ad ogni fortuna, economica e turistica.

Ed è proprio in quel 2019 che la giunta comunale guidata dal sindaco Raffaello De Ruggieri, decise di riqualificare la villa comunale con relativo e necessaria delocalizzazione della giostra per il tempo, si disse necessario all’ultimazione dei lavori. Ad essa fu assegnato uno spazio fuori dal centro storico, in via Marconi, a ridosso del quartiere popolare di Piccianello nei pressi dello stadio. Una nuova ubicazione che ha creato una perdita economica per i proprietari pari a circa l’80% con conseguente allontanamento, per difficoltà oggettive logistiche, delle famiglie con i piccoli avventori.

Nonostante questo, l’ottimismo per un ritorno in villa imminente, ha permesso una resistenza ad oltranza ai difficili periodi di magra. Dal 2019, quindi, la giostra è stata condannata alla periferia che con la complicità dei due anni di pandemia ha reso il momento ancora più drammatico. Nel frattempo, nel 2021, la villa riapriva i cancelli nella sua nuova veste, arricchita di busti e costruzioni, di giochi per bambini e con il ritorno al centro della vecchia fontana comunale. Tutto tornava alla normalità tutto tranne la giostra, la regina delle serate estive.

Nel 2020, intanto, il sindaco De Ruggieri passava il testimone al subentrato Bennardi. Inutili le rivendicazioni della proprietà alla vecchia amministrazione nell’atto del rinnovo, annuo, del permesso. Mentre per la nuova gestione, con la domanda per il rinnovo affidata al canale telematico, è venuta meno la possibilità di sensibilizzare attraverso la domanda cartacea ormai bandita.

Oggi, tre anni dopo la fine dei lavori, la giostra non è ancora tornata al suo posto, mentre desta preoccupazione un futuro che prevede, anche per l’ubicazione attuale, l’inizio dei lavori per una imminente riqualificazione che, ancora, sposterà in luogo indefinito l’attrattiva dei bambini. Dal centro alla periferia, un destino infausto per la giostra dei materani o un ritorno ai vecchi fasti? La comunità se lo chiede, e al popolo si risponde.

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