Soli pochi mesi fa, l’ingegnere Gianni Scarola informava dell’imminente demolizione dell’Hotel Palace, pietra miliare della ricettività materana, al posto del quale si sarebbe realizzata una struttura innovativa per i canoni urbanistici attuali.
Cade quindi, non senza una forte nostalgia, l’Hotel Palace, ubicato in piazzetta Michele Bianco, inaugurato nel marzo del 1999 dal suo fondatore Pierino Sacco a capo dell’impresa Edilcentro, e che fino al 2020 ha rappresentato un fiore all’occhiello tra le strutture ricettive lucane. L’edificio comprendeva una sala convegni/discoteca con 500 posti a sedere, una sala ricevimenti da 250 posti, un ristorante da 100 coperti al servizio sia degli ospiti che della cittadinanza, e ancora 65 camere di cui 10 Junior suite per un totale di 120 posti letto. Per oltre 20 anni il Palace è stato icona dell’eccellenza ricettiva.
La chiusura per Covid nel 2020, ha innescato una crisi per la struttura che non è più riuscita a ripartire. Nel febbraio del 2021 Pierino Sacco, suo ideatore e costruttore, alla veneranda età di 90 anni ci lascia.
La sua scomparsa apre nuovi orizzonti e a giugno 2022 la struttura è venduta alla società Silver Wings, che sarà poi l’investitore per i nuovi progetti affidati alla direzione dell’ingegner Scarola. Si concretizzano oggi le premesse iniziali che prevedevano la demolizione della struttura originaria, secondo quanto previsto all’interno del regolamento urbanistico e senza bisogno di alcuna variante per la realizzazione di un’area residenziale.
L’avvio dei lavori è avvenuto nei tempi previsti di fine 2023, la loro durata è stimata a 24 mesi e nel 2026 sarà consegnata alla città la Torre Residenziale “ORO”, un palazzo con verde verticale e orti. La Torre, ad alta efficienza energetica e sostenibilità ambientale, utilizzerà le tecnologie più avanzate per offrire il massimo comfort degli spazi abitativi. Ogni ambiente sarà servito da luce e ventilazione naturale, mentre agli ampi terrazzi sarà affidato il piacere di poter vivere all’aperto. Grazie al sistema di recupero delle acque, al sistema centralizzato di irrigazione e all’energia solare, gli spazi esterni diventeranno giardini pensili.
Materano il team impiegato: gli architetti Giandomenico Lobascio, Anna Labattaglia e Marina Agatiello, gli ingegneri Daniele Di Cuia, Francesca Colangelo e Michele Coretti e il geometra Benedetta Copeta. L’investimento previsto si aggira tra i 20 ed i 30 milioni, necessari per la realizzazione di 40 residenze. Cambia quindi la destinazione del monumentale edificio di piazzetta Bianco, si rinnova e conduce Matera a compararsi con realtà simili già esistenti in molte capitali europee o nella italiana Milano, dove i palazzi con verde verticale sono una realtà già da decenni. Un cambiamento che, ne siamo certi, avrà ottenuto l’approvazione del buon Pierino Sacco, pioniere di una visione appartenuta ai grandi imprenditori materani.