Saranno 27 i mezzi della Guardia costiera impegnati lungo i litorali pugliesi per garantire la sicurezza in mare nel giorno di Ferragosto, con 400 militari che opereranno nelle sale operative, a terra e a bordo nel lungo week end del 15 agosto.
Ad annunciarlo il direttore marittimo della Puglia e della Basilicata Jonica, Contrammiraglio Vincenzo Leone, che ha esposto il dispositivo messo in campo in un incontro con la stampa svoltosi a Gallipoli, città con una forte connotazione turistica, a bordo della vedetta CP 264.
Nelle prossime tre giornate donne e uomini della Guardia Costiera, già impegnati nell’operazione “mare sicuro”, intensificheranno i controlli in ambito di demanio, ambiente, diporto, sicurezza e salvaguardia della vita umana in mare, anche verificando gli stabilimenti balneari a tutela delle attività turistico balneari.
Dall’inizio dell’estate sono stati effettuati 49 interventi di ricerca e soccorso in mare, con 132 persone tratte in salvo e 42 unità navali soccorse. I controlli su lidi e spiagge pubbliche hanno consentito di restituire al libero utilizzo dei cittadini oltre 4000 mq di aree di pubblico demanio marittimo occupate abusivamente, senza le necessarie concessioni. Inoltre, secondo le direttive emanate dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, anche quest’anno sono stati assegnati i “Bollini blu”: ad oggi sono stati 70 quelli rilasciati che eviteranno ai diportisti pugliesi la sovrapposizione o la duplicazione di ulteriori controlli.
Altrettanto intensa sarà l’attività di vigilanza nei porti pugliesi: nel corso dei giorni 13, 14 e 15 agosto si stima transiteranno oltre 6mila passeggeri e circa 2.500 veicoli in arrivo e partenza. Un flusso particolarmente intenso che vedrà i militari della Guardia costiera presidiare i punti di sbarco per consentire il corretto deflusso del traffico veicolare all’interno delle aree portuali.
Nell’ambito dell’operazione “Mare sicuro”, numerosi sono stati anche i controlli posti in essere lungo la filiera della pesca, a tutela dei turisti, consumatori finali del pescato. La scorsa settimana sono stati individuati due depositi clandestini dove venivano sequestrati due quintali di generi alimentari in cattivo stato di conservazione e sprovvisti dei requisiti di tracciabilità, nonché di etichettatura. A Trani, invece, la locale Capitaneria ha denunciato due pescatori subacquei per la detenzione di 11 kg di datteri di mare, la cui pesca, vietata in Italia dal 1998, è molto invasiva dal momento che per l’estrazione di piccole quantità di questo mollusco è necessario distruggere ampi tratti di fondale roccioso.