Mancano le risorse, stop ad assunzioni e attività culturali a Brindisi

Il Comune dovrà stringere ulteriormente la cinghia, riducendo i trasferimenti per le partecipate, non assumendo i due nuovi dirigenti previsti nel Piano assunzionale e non stanziando risorse per le manifestazioni culturali.

Ciò, almeno finché la legge finanziaria non confermerà lo stanziamento di un milione in favore dell’ente. È quanto comunicato alla giunta dal dirigente ai Servizi finanziari, Gabriele Falco, alla luce degli aumenti dei costi registrati e del fatto che il milione di euro atteso dal Governo (in quanto Brindisi è Comune in predissesto), al momento è previsto solo nella bozza della legge di bilancio.

Il milione di euro, dunque, non potrà essere stanziato in entrata nello schema di bilancio di previsione che l’ente comunale dovrà approvare entro il 31 dicembre. I maggiori costi da sostenere, spiega il dirigente in una nota, sono legati alla riduzione dei trasferimenti statali per 1,7 milioni di euro, all’aumento delle rette e del numero di minori ricoverati ed ai rinnovi contrattuali da erogare (per un aggravio dei costi pari a 330mila euro).

Il dirigente, data la situazione e le mancate risposte, «nonostante vari solleciti», sulle previsioni per il bilancio in oggetto, ha pertanto provveduto ad «azzerare le risorse destinate alle manifestazioni artistiche e culturali», a «ridurre lo stanziamento finalizzato al riconoscimento dei debiti fuori bilancio» ed a determinare «nessuna previsione per le assunzioni dei due dirigenti pur programmate nella consapevolezza che il parere della Cosfel è valido fino a giugno 2024».

Inoltre, Falco osserva che, «poiché il bilancio continua a non risultare in equilibrio, si dovrà procedere alla riduzione dei trasferimenti alle partecipate, salvo poi intervenire con successiva variazione di bilancio qualora la finanziaria confermerà somme aggiuntive».

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