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Maltempo, la conta dei danni: «È un disastro, c’è chi ha perso tutto». Distrutte intere produzioni – FOTO

«È un disastro, c’è chi ha perso tutto». È il grido d'allarme che lancia Gennaro Sicolo, presidente Cia - Agricoltori italiani Puglia e vicepresidente nazionale, tracciando un bilancio dei danni causati dal maltempo ieri. Pomodori distrutti, olive a migliaia per terra strappate dalla furia di vento e grandine, stessa cosa per l'uva, con i vigneti…

«È un disastro, c’è chi ha perso tutto». È il grido d’allarme che lancia Gennaro Sicolo, presidente Cia – Agricoltori italiani Puglia e vicepresidente nazionale, tracciando un bilancio dei danni causati dal maltempo ieri.

Pomodori distrutti, olive a migliaia per terra strappate dalla furia di vento e grandine, stessa cosa per l’uva, con i vigneti sferzati e i grappoli sbattuti al suolo.

Sono disastrosi gli effetti di grandinate e tempeste di vento e pioggia che si sono abbattute su tutto il Nord della Puglia, interessando tre province: Capitanata, Bat e area metropolitana di Bari. In provincia di Foggia i danni maggiori si riscontrano in special modo nelle aree rurali di San Severo, Lucera, Sannicandro, Torremaggiore. Nel Barese, gli effetti peggiori dell’improvvisa ondata di maltempo si sono avuti a Molfetta, Terlizzi, Ruvo, Corato, Giovinazzo e Bitonto.

A Terlizzi, ad esempio, intere produzioni di rose rosse sono andate completamente perdute. Completamente distrutto anche un ettaro di girasoli. La situazione è drammatica non solo per il settore agricolo tradizionale, ma anche per tutto il settore florovivaistico.

Interi campi di ortaggi in tutto il Nord della Puglia sono andati distrutti. Colpite dalla grandine, sferzate dal vento e appesantite dalla pioggia molte coperture delle serre hanno ceduto. Il peso dei chicchi di ghiaccio caduti dal cielo ha lacerato i teli delle serre. Tutta la parte settentrionale della regione è terra di vigneti: i grappoli, in attesa di essere raccolti per la vendemmia ormai imminente, sono stati ‘mitragliati’ dalle grandinate, strappati e buttati al suolo dal vento.

L’autunno è iniziato come peggio non poteva, nel segno di eventi atmosferici estremi che distruggono il lavoro di un anno intero. Particolarmente pesanti appaiono i danni ai prodotti orticoli, ma anche a vigneti e uliveti, proprio nel momento in cui ancora tante aziende agricole dovevano vendemmiare. Danni enormi anche al settore olivicolo, con la stagione della raccolta sempre più vicina.

«Le segnalazioni e le immagini che ci sono arrivate sono uno strazio, migliaia e migliaia di olive sono a terra, spazzate via dalla furia di vento e grandine», spiega Sicolo.

Anche per oggi, su tutto il territorio regionale, è in vigore un’allerta meteo diramata dalla Protezione civile. Sulla Puglia settentrionale, in particolare, sono in arrivo precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale.

«I cambiamenti climatici ci stanno mettendo di fronte a una situazione che, ormai, non è più da considerarsi eccezionale: gli eventi climatici estremi, infatti, si stanno verificando con sempre maggiore costanza e intensità», dichiara Gennaro Sicolo. «L’agricoltura, ovviamente, è il comparto più esposto, quello che subisce i danni più ingenti. Per questo occorre trovare nuove e più efficaci soluzioni di difesa e maggiori garanzie assicurative e di ristoro, perché risollevarsi da mazzate come queste, che tra l’altro ora si verificano una dopo l’altra a intervalli sempre più corti, è davvero molto dura, a volte può essere impossibile».

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