Mentre nel quartiere Umbertino di Bari residenti e titolari dei locali sono alle prese con i primi effetti della nuova ordinanza emanata dal sindaco Leccese per arginare i disagi della movida, proseguono i sopralluoghi di Lorenzo Leonetti, consigliere comunale e sindaco della notte, nelle zone nevralgiche della città. «Mi è stato chiesto di verificare la situazione a Poggiofranco – ha spiegato Leonetti, che nella notte tra giovedì e venerdì ha immortalato i problemi che si creano nel rione barese – Le attività fanno il proprio dovere e seguono le indicazioni, qui il vero problema lo generano alcuni gruppi di ragazzi poco attenti che ostruiscono i passi carrabili, abbandonano le bottiglie, che si aggiungono al forte brusio».
Il sopralluogo a Poggiofranco
In via Giovene e via de Ferrariis, specie nei fine settimane, tantissimi ragazzi si riuniscono all’esterno dei locali, spesso invadendo marciapiedi e strade, «costringendo gli automobilisti a manovre molto pericolose per l’incolumità anche degli stessi fruitori», spiega il consigliere. «A peggiorare la situazione – aggiunge – si sommava un brusio eccessivo e i clacson delle auto, ostaggio di una lunga doppia fila, creata da coloro che non hanno voglia di rispettare i residenti e il lavoro delle attività commerciali. Non resteremo indifferenti perché non è giusto far pagare le colpe di pochi a tutti». Ciò a cui Leonetti auspica, è che anche i più giovani facciano sentire la propria voce e forniscano valide alternative per creare una “buona” movida.
Gli effetti dell’ordinanza
Sebbene sia entrata in vigore solo giovedì, la nuova ordinanza ha già sollevato molte polemiche, ma sembra anche stia iniziando a sortire i primi effetti. Il provvedimento, nel dettaglio, limita non solo l’orario di vendita d’asporto di cibo e bevande nel quartiere del centro cittadino, ma anche l’uso dei dehors. «Seppur fortemente criticata, qualche risultato l’ha dato – commenta Leonetti – E va anche valorizzato il comportamento dei commercianti dell’Umbertino, che hanno dato la propria disponibilità a voler migliorare la situazione. Così come i commercianti di via Volta, a Picone, che hanno deciso di cancellare il “giovedì universitario”». L’ordinanza, però, al momento è stata adottata in via sperimentale e resterà in vigore (salvo proroghe) fino al quattro dicembre. L’obiettivo di questa sperimentazione, spiega il consigliere, è anche capire quanto il provvedimento inciderà sull’attività degli esercenti. «Ho parlato con il gestore di un track food, che nella giornata di giovedì ha perso il 10% degli incassi rispetto allo stesso giorno della settimana precedente – – ma ha lavorato fino alle due di notte anziché alle cinque di mattina. È inevitabile che potrebbe cambiare un po’ la fruizione di questi luoghi, ma nessuno vuole la morte delle attività. Ciò che va compreso, è che molto dipende dai fruitori: bisogna essere bravi ad avere un po’ di rispetto in più».