Madre di figlia disabile licenziata nel Potentino, la denuncia: «È stata discriminata»

Un’altra grave accusa di discriminazione si abbatte sulla TotalEnergies a Corleto Perticara. A pochi giorni dall’eco mediatico suscitato dal licenziamento di un’altra lavoratrice, è emerso il caso di una donna, madre di una figlia disabile, esclusa dalla stabilizzazione dopo un anno di lavoro e un percorso formativo positivo. A denunciare l’accaduto è l’avvocata Valeria Carmela Giorgio, consigliera di minoranza del comune di Corleto Perticara, che parla di un comportamento «assolutamente arbitrario» da parte della multinazionale francese.

Il fatto

La lavoratrice in questione, un perito chimico, era stata selezionata nel 2021 per un corso di formazione per operatori della produzione presso il Centro Olio “Tempa Rossa”. Al termine del percorso, era stata assunta con un contratto a tempo determinato che è scaduto a settembre 2022. A differenza dei suoi colleghi, però, non è stata contrattualizzata a tempo indeterminato.
«La motivazione addotta dall’azienda è del tutto infondata – afferma l’avvocata Giorgio – Alla mia cliente è stato contestato di non avere le competenze necessarie per lavorare nel Centro Olio, nonostante abbia svolto la sua attività esclusivamente presso i pozzi e abbia sempre ricevuto valutazioni positive».

Le segnalazioni

Il caso solleva numerose perplessità e riapre il dibattito sulle condizioni di lavoro all’interno dell’indotto petrolifero di Corleto Perticara. Negli ultimi mesi, come ricorda l’avvocata, Valeria Carmela Giorgio si sono moltiplicate le segnalazioni di lavoratori che lamentano precarietà, discriminazioni e violazioni dei diritti.

«Questa vicenda è inaccettabile e non può essere tollerata – afferma la consigliera comunale – Chiedo alle istituzioni di intervenire con fermezza per fare chiarezza su quanto accaduto e per garantire giustizia a questa lavoratrice». L’avvocata Giorgio ha già presentato una denuncia e ha chiesto l’intervento delle istituzioni competenti. Nel frattempo, la comunità locale si stringe attorno alla donna, esprimendo solidarietà e indignazione per quanto accaduto.

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