Tredici opere sono state installate su altrettante pensiline delle fermate del bus navetta dell’Amtab interne al Policlinico di Bari nell’ambito della terza edizione del progetto “Sensibili alla bellezza” realizzato dall’associazione culturale “Laboratori d’arte in Puglia” con il patrocinio del Comune di Bari, dell’Accademia delle Belle arti e dell’Università degli studi “Aldo Moro”.
Cinque delle opere sono state realizzate da maestri che hanno fatto la storia della cultura pugliese e che sono stati docenti dell’Accademia di Belle arti di Bari e otto realizzate da giovani talenti della cattedra di Illustrazione scientifica dell’Accademia con lo stile della graphic novel.
Tra i viali del Policlinico trovano così dimora i ritratti di Roberto de Robertis, l’artista barese che con il suo personale impegno ha favorito l’istituzione prima del Liceo artistico e poi dell’Accademia delle Belle Arti. I mosaici di Raffaele Spizzico; gli intrecci di lamiere color rosso di Mimmo Conenna; i colori, i segni e le forme dello studio di Mario Colonna; la solitudine nella moltitudine dell’opera esposta da Giuseppe Sylos Labini alla 54 Biennale di Venezia.
E poi ci sono le illustrazioni dei giovani artisti accomunate dallo stile della graphic novel ma che reinterpretano in modo personale le architetture del Policlinico, rappresentando in modo sospeso e onirico la quotidianità della vita all’interno dell’ospedale.
«Ringrazio davvero tutti coloro che si sono impegnati in questo progetto», ha commentato il direttore generale, Giovanni Migliore. «Il Policlinico – ha aggiunto – è un quartiere della città di Bari, è attraversato ogni giorno da circa 20mila persone tra personale sanitario, utenti, studenti, fornitori. Ci stiamo impegnando per renderlo sempre più accogliente e inserito nel tessuto urbano. L’ospedale non deve solo curare ma prendersi cura di coloro che lo abitano e la bellezza espressa da queste opere sono un modo per farlo meglio. In quello che è un luogo a volte di sofferenza ma anche di rinascita, i cittadini devono trovare un ambiente gradevole che consenta loro di trascorrere i momenti più o meno complicati della loro vita e di curare la loro salute in modo un po’ più sereno», ha concluso.