L’odissea dei pendolari su un treno della Bari Nord: «Bloccati quattro ore al buio»

I pendolari che viaggiano sui treni baresi sono abituati a fronteggiare quasi quotidianamente disagi e rallentamenti sui trasporti. Lo sanno bene i passeggeri del treno Et 91328 che il giorno della vigilia dell’Immacolata sono rimasti bloccati per più di tre ore e mezza a bordo del convoglio, che si è fermato nelle campagne di Bari-Palese impossibilitato a muoversi.

Il convoglio è partito alle 13.21 dalla stazione di Bari Centrale e sarebbe dovuto arrivare a Ruvo di Puglia intorno alle 14. Ma i trentacinque passeggeri a bordo del mezzo appartenente a Ferrotramviaria sono rimasti fermi per un guasto improvviso al mezzo. I passeggeri sono stati costretti ad aspettare al buio e senza nessuna possibilità di scendere per diverse ore. Finché l’azienda, non ha provveduto ad inviare degli autobus sostitutivi che hanno caricato e portato finalmente a destinazione i viaggiatori nella stazione di Bari-Palese. Alcuni hanno lamentato scarsa assistenza da parte del personale di bordo e anche l’impossibilità, visto il blocco del sistema elettrico del treno, di utilizzare i bagni di bordo.

Ma disagi e ritardi toccano quasi tutte le linee ferroviarie della città, anche quelle gestite da Rfi (Rete ferroviaria italiana). Lo testimonia, ad esempio, il gruppo Pendolari Pugliesi, attivo su Facebook, che raccoglie giornalmente le segnalazioni dei viaggiatori. Soprattutto sulla tratta Bari-Foggia, come racconta uno degli organizzatori Paolo Falcicchio.

«Succede soprattutto che i pendolari della Bari-Foggia lamentino ritardi all’altezza di Santo Spirito, dove esistono numerosi passaggi a livello che sono soggetti, a quanto ci hanno detto, a guasti e attivazioni improprie dei sistemi di sicurezza che li proteggono. Gli attraversamenti di pedoni e veicoli non autorizzati attivano il blocco e questo si ripercuote sulla circolazione, perché ci vuole del tempo per il ripristino». Accade così che soprattutto la mattina, quando i treni sono più affollati, si accumulino anche fino a 20-30 minuti di ritardo. «Gli inconvenienti ci sono – conclude Falcicchio – ma abbiamo avuto modo di parlare anche con i responsabili regionali di Rfi e questi ci hanno rassicurato sulla loro volontà di risolvere il problema e limitare i ritardi. Anche perché si tratta di disservizi che impattano pesantemente sulla vita dei pendolari e dei lavoratori».

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