L’export pugliese trascina il Sud, ma il futuro resta piuttosto incerto

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La crescita significativa delle esportazioni di prodotti meccanici e alimentari ha sostenuto la dinamica della Puglia verso gli altri mercati, ottenendo performance superiori alla media nazionale. Lo dice il rapporto annuale dell’Ice, l’istituto del commercio estero, per il 2023.

Lo scenario

Una crescita, quella delle aziende italiane che per quanto riguarda il Mezzogiorno fa registrare una lievitazione dell’export di poco inferiore al tre per cento. Una buona performance legata, oltre che ai dati pugliesi, anche al balzo in avanti della Campania. Mentre l’Abruzzo e la Basilicata hanno incrementato le vendite estere, grazie al contributo prevalente dell’industria automotive. Sempre nel 2023 si sono registrati tassi di crescita delle esportazioni a due cifre per la Calabria e per il Molise. Le ottime performance della Puglia e delle altre regioni del Sud, però, non sono sufficienti, secondo il report dell’Ice, a frenare il dato negativo rispetto alla ripresa vertiginosa degli anni successivi alla crisi economica provocata dalla Pandemia.

Infatti per l’esercizio scorso la crescita delle esportazioni globali su dati nazionali è di appena lo 0,2 per cento e il dato diventa importante solo grazie alla frenata dello 0,5 delle importazioni. Secondo gli analisti dell’Istituto, «la dinamica delle esportazioni, che era stata un fattore decisivo della ripresa dalla crisi pandemica, ha risentito negativamente nel 2023 sia del brusco rallentamento del commercio mondiale sia della perdita di competitività di prezzo dei prodotti italiani, dovuta all’apprezzamento reale dell’euro su altre valute, a partire dal dollaro». Un dato che, di contro, fa registrare “una tenuta” delle merci italiane almeno sulle piazze dell’Eurozona.

Le prospettive

Numeri in chiaroscuro che, però, non frenano l’entusiasmo del presidente di Ice, Matteo Zoppas, il quale afferma che «guardando agli ultimi due anni c’è una costanza di esportazione, 626 miliardi di fatturato sia nel 2023 che nel 2022. Ma se lo guardiamo da prima della pandemia abbiamo un più 30 per cento, che diventa, se riferito al 2012, un più 60. Vedere che l’export italiano è cresciuto così tanto ci fa sperare che possa continuare a farlo». E crede che possa proseguire la sua crescita anche la Regione Puglia, lo dice l’assessore allo sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, impegnato presentazione dei «nuovi bandi con cui stiamo rispondendo alle esigenze delle imprese e alle nuove sfide che si trovano ad affrontare».

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