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Lecce, un libro in regalo dal sindaco per ogni nato nel 2022

Alice Raffaela ha solo undici mesi e non si addormenta senza il libro di Biancaneve. Ha una spiccata passione per le fiabe che mamma Serena amorevolmente spesso le racconta. «Non dorme se non ha un libro tra le mani – racconta Serena – soprattutto quello di Biancaneve. Per quante volte gliel’ho letto ormai lo conosce…

Alice Raffaela ha solo undici mesi e non si addormenta senza il libro di Biancaneve. Ha una spiccata passione per le fiabe che mamma Serena amorevolmente spesso le racconta. «Non dorme se non ha un libro tra le mani – racconta Serena – soprattutto quello di Biancaneve. Per quante volte gliel’ho letto ormai lo conosce a memoria. Ama i libri come la sorellina Martina che ha tre anni e mezzo». Anche Adele di cinque mesi e Agata di quattro, stanno crescendo con una mamma che, sin dai premi mesi di vita, legge loro le fiabe. «Ogni momento della giornata è caratterizzato e impreziosito dalla presenza di un libro. Agata ha una sua personalissima libreria, fatta ad altezza di bambino», spiega Enrica.

L’importanza della lettura nelle famiglie e nell’educazione dei bambini per abbattere le disuguaglianze sociali. Questi gli obiettivi del progetto nazionale “Nati per leggere” a cui ha aderito il comune di Lecce dando vita, ieri, presso la biblioteca OgniBene, ad una festa molto speciale. Nell’occasione, infatti, si è dato il benvenuto alle bambine e ai bambini leccesi nati nel 2022 donando loro un libro.

«Un’iniziativa che si ripeterà ogni anno. È importante leggere ai bambini. Ci sono studi scientifici che lo dimostrano. Questa biblioteca è la casa delle famiglie», afferma l’assessora alla Cultura, Fabiana Cicirillo.

«Questi eventi sono importanti perché ci sono bambini che nascono in contesti difficili con minori possibilità di accesso alla lettura. I libri saranno a disposizione anche delle famiglie che non hanno potuto partecipare oggi», puntualizza Valeria Dell’Anna, responsabile dell’ufficio biblioteche del comune. L’iniziativa ha radici antiche nel tempo come spiega la pediatra Maria Saveria Antonaci: «Questo progetto è stato avviato dall’associazione culturale pediatri insieme all’associazione bibliotecari nel lontano 1999 perché noi pediatri abbiamo compreso l’importanza della lettura nei bambini da zero a 36 mesi. Studi dimostrano che il quoziente intellettivo dei bimbi a cui vengono letti i libri nei primi mesi di vita è superiore di quelli a cui non vengono letti». «Abbiamo voluto la biblioteca OgniBene proprio per rafforzare l’importanza della lettura come strumento di formazione di coscienza e di appartenenza a una comunità. Non è un’iniziativa fine a sé stessa ma proseguirà nel tempo con l’obiettivo di rivolgersi a tutte le classi sociali. Dobbiamo lavorare molto per arginare la povertà educativa che è fortemente connessa a quella materiale. È un compito che ci affida la Costituzione», conclude il sindaco Carlo Salvemini.

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