Lecce farà parte dell’associazione delle Città oronziane. Lo ha annunciato la sindaca Adriana Poli Bortone, durante l’incontro di studi che si è svolto nella chiesa di Sant’Oronzo fuori le mura, anticipando la delibera di giunta.
Il Cammino oronziano
«È strano che la città capoluogo non abbia inteso aderire, fino ad ora. L’associazione non solo svolge un ruolo di approfondimento culturale rispetto ad una figura così importante, ma è propedeutica ad altri interventi, primo fra tutti la costituzione di un Cammino oronziano che rientra a pieno titolo negli interventi di quel turismo destagionalizzato tanto invocato», afferma Poli Bortone.
Da Palazzo Carafa ricordano che il 20 febbraio 2020, a Botrugno, in occasione della festa di Sant’Oronzo, patrono della città, si è tenuto un convegno pubblico a cui hanno partecipato gli amministratori dei comuni di Andrano, Botrugno, Caprarica, Diso, Muro, Ostuni, Surbo, Turi e Vernole che hanno lo stesso patrono.
Le Città coinvolte
In quell’occasione, il sindaco di Botrugno Silvano Macculi ha presentato la proposta di un’organizzazione territoriale per mettere insieme le comunità. Due anni dopo, esattamente il 20 febbraio 2022, sempre a Botrugno, i sindaci dei nove comuni hanno firmato la convenzione per la costituzione dell’associazione delle Città oronziane, con Botrugno comune capofila. Il 20 febbraio 2024 le amministrazioni hanno valutato l’opportunità di sottoscrivere un protocollo d’intesa tra i comuni dell’associazione e le parrocchie delle relative città. Questo patto è finalizzato alla gestione delle pratiche obbligatorie del funzionamento di un Cammino, da sottoporre poi all’attenzione del ministero del Turismo.
In quell’occasione, l’arcivescovo di Lecce monsignor Michele Seccia ha proposto di aggiungere tra i firmatari del protocollo anche gli arcivescovi e i vescovi delle parrocchie dipendenti. È stata valutata anche l’opportunità di coinvolgere anche comuni che non hanno Sant’Oronzo come patrono.