SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Lecce, protestano gli agricoltori: «Pronti a scendere in strada coi trattori e spargere letame»

Chiedono le dimissioni dell’assessore Donato Pentassuglia e minacciano di invadere la città con i trattori, cospargendone le vie di letame, gli agricoltori che hanno ricevuto le “cartelle pazze” dai consorzi di bonifica per il pagamento dei tributi. Ieri, numerosi, hanno manifestato davanti al Palazzo Rosa della Regione Puglia a Lecce. «Non è giusto pagare per…

Chiedono le dimissioni dell’assessore Donato Pentassuglia e minacciano di invadere la città con i trattori, cospargendone le vie di letame, gli agricoltori che hanno ricevuto le “cartelle pazze” dai consorzi di bonifica per il pagamento dei tributi.

Ieri, numerosi, hanno manifestato davanti al Palazzo Rosa della Regione Puglia a Lecce. «Non è giusto pagare per servizi non resi», hanno urlato in coro i contadini che, da luglio, lottano affinché le cartelle vengano annullate. Adesso, su di loro, incombe il rischio di vedersi pignorate abitazioni e pensioni.

Dall’1 al 10 dicembre, infatti, scadono i termini perentori dei 60 giorni previsti per il pagamento dei tributi, dopo si vedranno notificati i fermi amministrativi. «Dopo mesi di protesta da parte di sindaci, amministratori e cittadini, la Regione Puglia continua a fare le orecchie da mercante. L’assessore Pentassuglia aveva promesso un incontro con il commissario Borzillo ma a tutt’oggi i due sono latitanti», affermano i componenti del comitato di protesta che hanno organizzato il sit-in. «Intanto continuano ad arrivare nelle case dei cittadini ingiunzioni di pagamento per servizi non resi. Numerose sentenze vengono vinte dai ricorrenti ma la Regione Puglia fa finta di niente. Questo comportamento ci fa pensare che la Regione voglia abbandonare il Salento», accusa il comitato. «Chiediamo le dimissioni dell’assessore regionale Pentassuglia per l’incapacità politica ad affrontare il problema. Basta con le prese in giro. Fino a quando il presidente Emiliano non si renderà disponibile ad un confronto che porti alla sospensione delle ingiunzioni di pagamento, lo stato di agitazione continuerà», annunciano i manifestanti.

Al sit-in hanno partecipato Pin, Movimento Consumatori, Cia Agricoltori italiani, Acli Terra, l’associazione Enfiteusi di Brindisi e i rappresentanti del comitato di protesta di Brindisi e Taranto. Presenti anche consiglieri comunali e amministratori di Matino, Collepasso, Parabita, Galatina, Supersano, Noha, Nociglia, Salve, Melendugno e Ruffano.

«È sempre più imbarazzante il silenzio assordante da parte della Regione Puglia e dunque da parte del presidente Emiliano e del suo assessore al ramo Donato Pentassuglia. Siamo stanchi della politica dello scaricabarile, delle promesse e delle finte disponibilità palesate sempre e solo sulle spalle dei poveri contadini, agricoltori, cittadini e dunque dei contribuenti. La prefettura invita la Regione a sedersi intorno a un tavolo, ma non riceve risposte. Ormai facciamo fatica a frenare la rabbia e la disperazione di migliaia di consorziati», avvisa Antonio Sorrento, presidente nazionale di Pin, Partite iva nazionali.

«Rimarremo qui notte e giorno, fino a quando non verrà qualcuno da Bari ad ascoltarci», aggiunge il consigliere comunale di Collepasso e responsabile del comitato di protesta di Lecce, Salvatore Perrone.

ARGOMENTI

agricoltori
attualità
lecce
protesta

CORRELATI

string(0) ""

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!