Lecce, parcheggi a Palazzo dei Celestini: la politica si riserva il privilegio

La politica continua a riservarsi il privilegio di accedere con le auto nell’atrio di Palazzo dei Celestini. I consiglieri provinciali potranno parcheggiare nei giorni in cui sono convocati il consiglio provinciale e le commissioni consiliari o quando devono espletare funzioni istituzionali. Le nuove disposizioni prevedono che l’accesso e il parcheggio siano riservati ad un numero non superiore a 12 auto, divise in parti uguali tra Provincia e Prefettura. Nei giorni in cui è convocato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica è consentito l’accesso e la sosta alle auto dei componenti per il tempo che occorre allo svolgimento della seduta. È consentito parcheggiare negli appositi spazi un massimo di 8 motocicli e biciclette fino all’esaurimento dei posti riservati, situati sul lato ovest dell’atrio, angolo sinistro, ingresso via XXV Luglio. I veicoli parcheggiati o in sosta senza essere autorizzati potranno essere rimossi dalla Polizia provinciale con costi a carico dei trasgressori.

Tanto emerge dal nuovo regolamento approvato ieri, all’unanimità, dal Consiglio provinciale. Una decisione che farà discutere e che lascia l’amaro in bocca a quanti si aspettavano il divieto totale di accesso a qualsiasi veicolo, considerato che l’atrio è un monumento seicentesco che fa parte del patrimonio culturale e storico della città.

«Abbiamo approvato, in accordo con la prefettura, un regolamento stringente per consentire l’accesso solo alle auto autorizzate. Non sarà un parcheggio a cielo aperto, ma un bene restituito alla bellezza del nostro territorio», commenta soddisfatto il presidente della provincia Stefano Minerva.

Tutt’altro che soddisfatto è, invece, l’avvocato Alessandro Presicce, presidente di Adoc Lecce, l’associazione di difesa e orientamento dei consumatori che da tempo porta avanti la battaglia per la tutela del bene storico: «È apprezzabile che la Provincia abbia messo questo tema all’ordine del giorno, ma il problema è che la montagna ha partorito il topolino», chiosa ironico Presicce. «Per noi nessuna auto privata ha diritto di accedere all’atrio. Questo deve valere anche per i consiglieri e per i funzionari. Solo le auto istituzionali del prefetto e del presidente della provincia, a nostro avviso, possono avere l’accesso così come le auto istituzionali delle autorità convocate per il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Solleciteremo l’intervento della Sovrintendenza per tutelare questo bene monumentale che non può essere utilizzato come garage della provincia e della prefettura. Le auto private possono essere parcheggiate in Viale De Pietro, a 50 metri da Palazzo dei Celestini».

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