Lecce, il Tar conferma la nomina del giudice Mastropasqua. Respinto il ricorso di Casciaro

Nessuna illegittimità nella nomina di Giuseppe Mastropasqua a Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Lecce.

Lo ha stabilito il Tar del Lazio con una sentenza con la quale ha respinto un ricorso proposto dalla giudice Ines Casciaro, anch’essa partecipante alla procedura di nomina, la quale contestava la delibera emessa dal Csm nell’ottobre 2021.

I giudici, dopo aver indicato il quadro normativo di riferimento, hanno reputato infondati tutti i motivi di ricorso.

«Deve essere disattesa – si legge in sentenza – la doglianza incentrata su di un dedotto vizio di carenza di istruttoria e di difetto motivazionale, con riferimento alla valutazione del profilo» della Casciaro. «Risulta infatti dal testo della delibera» contestata che «il suo curriculum – prosegue il Tar – è stato analizzato dal Csm ed esaustivamente valutato alla stregua degli indicatori attitudinali previsti dal Testo Unico della dirigenza giudiziaria».

Nessuna omissione, quindi, è stata ravvisata nella delibera impugnata «che ha compiutamente rappresentato il profilo professionale della ricorrente ai fini della successiva comparazione»; e «la prevalenza» di Mastropasqua «è stata motivata – prosegue la decisione dei giudici amministrativi – su entrambi gli indicatori specifici previsti, all’esito di un ragionamento che resta immune da palesi illogicità o da evidenti travisamenti di fatto».

Il giudizio comparativo dei due “candidati”, infine, «è stato preceduto da una descrizione completa del profilo professionale di entrambi i magistrati e si è svolto in maniera coerente, dando conto delle ragioni per cui si è giunti a preferire» Mastropasqua.

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