Il sindaco Carlo Salvemini, in vista del ballottaggio, visita il centro storico per incontrare commercianti e artigiani e annuncia di prevedere una riduzione complessiva di 300mila euro sul canone unico per l’occupazione di suolo pubblico, con conseguente risparmio per le attività commerciali.
L’altra novità
L’operazione è resa possibile dal miglioramento dei conti pubblici. Già l’anno scorso c’è stata una prima sensibile riduzione, ha spiegato il primo cittadino. Un’altra novità riguarda la zona a traffico limitato. Per venire incontro alle esigenze di chi vive e lavora nel centro storico c’è la concreta possibilità di rivedere gli orari di accesso libero.
L’attacco
Il sindaco, poi, punge Adriana Poli Bortone: «Dice che caccerà i leninisti da Lecce. Noi, invece, diciamo che la città non è un fortino, qui non comanda nessuno. La città non è un ring in cui si scontra chi ha privilegi e chi no, chi è con noi o contro di noi. Lecce è una, nelle sue differenze. Lecce è unita nelle sue pluralità. Non riusciranno a tornare a trattare i leccesi solo come elettori e non come cittadini. Non riusciranno a dividere la città e a seminare odio. Perché Lecce non dimentica. Perché unita, libera e onesta è Lecce, la città di tutti», sostiene il primo cittadino.
Avanti con il sorriso
«La nostra campagna elettorale ha un carburante formidabile: l’affetto che ogni giorno mi dimostrate. Le energie che mi trasferite. La certezza che l’unico posto in cui possiamo andare è il futuro. Perché i risultati si ottengono passo dopo passo, macinando chilometri, trovando soluzioni per il bene di tutti, senza il bisogno di prepotenza, arroganza, falsità e divisioni. Avanti, con il sorriso», afferma Salvemini.
Una sfida collettiva
«Siamo tutti candidati. Questo è il mio invito a ciascuno di voi, l’invito a sentirci tutte e tutti parte di una nuova sfida collettiva, di una nuova avventura plurale. L’alternativa è quella di tornare indietro di 20 anni, con la stessa classe di governo e lo stesso uso del potere che tutti ricordiamo. Per questo siamo tutti candidati», sostiene il sindaco. «Abbiamo davanti una sfida tutta nuova perché Lecce non ha ancora scelto. Chi vorrebbe generare un clima di tensione non ha davvero a cuore la nostra città. Domenica 23 e lunedì 24 giugno saremo chiamati al voto e siamo pronti con la consapevolezza che non si sceglierà solo il sindaco ma una classe dirigente intera. I nomi e cognomi del centrodestra sono eloquenti: c’è un passato che scalpita per tornare a essere il nuovo presente», evidenzia Salvemini.