Lecce: 110 detenuti realizzeranno gli arredi per i penitenziari italiani

Sono 110 i detenuti della casa circondariale di Lecce che realizzeranno gli arredi per rinnovare gli interni degli istituti penitenziari italiani nell’ambito del progetto “Modelli sperimentali di intervento per il lavoro e l’inclusione attiva delle persone in esecuzione penale” (Milia) che coinvolge anche 75 detenuti del carcere di Sulmona.

Da gennaio produrranno armadi, tavoli, sedie e sgabelli in legno per i 190 istituti sul territorio nazionale.

Il progetto è finanziato tramite il Pon Inclusione 2014-2020 e finalizzato al recupero e al rafforzamento delle competenze delle persone recluse e all’acquisizione di professionalità richieste dal mercato del lavoro.

A Lecce 45 detenuti, selezionati fra quelli con fine pena inferiore a 5 anni, dopo colloqui con gli operatori del locale Centro per l’impiego stanno svolgendo attività formativa teorica, alla quale seguirà quella pratica all’interno della falegnameria.

Il progetto sarà illustrato domani, giovedì 24 novembre, alle ore 9:30, nella casa circondariale di Lecce dove si riunisce il comitato di pilotaggio di Milia. Prevista anche una visita alla falegnameria dell’istituto e alla camera di pernottamento appositamente allestita con i prototipi di arredo già realizzato. Insieme a rappresentanti dell’Autorità di gestione del Pon Inclusione e delle Regioni Puglia, Abruzzo, Sardegna e Toscana, interverranno il capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Carlo Renoldi, il direttore generale per il coordinamento delle politiche di coesione del ministero della Giustizia Davide Galli, la responsabile dell’Organismo intermedio Paola Giannarelli e la direttrice dell’istituto penitenziario Mariateresa Susca.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version