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Le vacanze in Puglia finiscono anche nel mirino della Cnn: «Vergognose fregature. I titolari dei lidi? Delinquenti»

Non bastava la campagna mediatica che, nelle ultime settimane, ha accreditato la Puglia come una delle località più care per i turisti spingendoli a preferire destinazioni apparentemente più economiche come Albania, Grecia e Montenegro. Adesso il settore italiano dell’ospitalità - e, in particolare, quello degli stabilimenti balneari - finisce nel mirino della Cnn che denuncia…

Non bastava la campagna mediatica che, nelle ultime settimane, ha accreditato la Puglia come una delle località più care per i turisti spingendoli a preferire destinazioni apparentemente più economiche come Albania, Grecia e Montenegro. Adesso il settore italiano dell’ospitalità – e, in particolare, quello degli stabilimenti balneari – finisce nel mirino della Cnn che denuncia «vergognose fregature» ai danni dei turisti in Italia, arrivando a parlare dei titolari dei lidi balneari come di «delinquenti».

L’emittente televisiva americana passa in rassegna i presunti «scandali dei prezzi in bar e ristoranti» del nostro Paese: dai due euro per tagliare a metà un panino al prosciutto sul lago di Como alla stessa cifra chiesta a una coppia di genitori per scaldare un biberon nel microonde a Ostia, senza dimenticare i due euro extra per un piatto vuoto nei pressi di Portofino o i 60 centesimi aggiunti al prezzo di un cappuccino per una spolverata di cacao.

Poi la Cnn va oltre e non esita a bollare i titolari degli stabilimenti balneari come «i peggiori delinquenti». E qui entra in gioco la Puglia, citata come esempio di località turistica in cui si speculerebbe sui turisti, a cominciare da quelli stranieri. Proprio in Puglia, secondo l’emittente televisiva, si spenderebbero in media 50 euro per il noleggio di due lettini e di un ombrellone, per un solo giorno, durante la settimana. Quella cifra, però, sarebbe addirittura raddoppiata nel fine settimana. Discorso più o meno simile in zone esclusive come Portofino, dove un lettino o una sdraio in prima fila in spiaggia avrebbe un costo minimo di circa 150 euro al giorno durante la settimana.

Prezzi pazzi anche a Roma dove due vacanzieri statunitensi, Betsy e James Cramer, si sono detti imbarazzati nell’ammettere quanto hanno pagato per due aperitivi in un bar in piazza Navona. «Abbiamo speso più del dovuto per il gelato, per gli spritz e per il nostro hotel, ma lo sapevamo – riferisce Betsy alla Cnn – Avevamo programmato questo viaggio prima del Covid e lo abbiamo sognato anche se abbiamo letto i titoli sui prezzi alti».

Il risultato? L’emittente americana parla di «scontrini pazzi», calcolando un aumento dei prezzi del 240% che avrebbe spinto molti viaggiatori a preferire alla Puglia e all’Italia mete come l’Albania e il Montenegro che «non offrono esattamente lo stesso fascino e la stessa cucina ma sono abbordabili». E tra questi turisti, secondo la Cnn, rientrerebbe persino la premier Giorgia Meloni che ha recentemente trascorso qualche giorno di relax in Albania, prima di rientrare in quella Puglia che è da anni il suo buen retiro estivo: un aspetto, quest’ultimo, che però tv a stelle e strisce ignora.

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