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Le telecamere “cieche” in pieno centro a Foggia mentre i vandali distruggono gli arredi

Se ci sia una sorta di maledizione che ha colpito piazza Municipio e una parte di piazza Siniscalco-Ceci, a Foggia, cominciano a chiederselo in molti. E la domanda appare legittima se, con il trascorrere dei decenni, questo spazio urbano che dovrebbe essere tra i più curati e sorvegliati della città – trovandosi a contatto con…

Se ci sia una sorta di maledizione che ha colpito piazza Municipio e una parte di piazza Siniscalco-Ceci, a Foggia, cominciano a chiederselo in molti. E la domanda appare legittima se, con il trascorrere dei decenni, questo spazio urbano che dovrebbe essere tra i più curati e sorvegliati della città – trovandosi a contatto con il palazzo del Comune e nelle vicinanza della Prefettura – risulta invece abbandonato al degrado e al vandalismo.

L’ultimo episodio di inciviltà è stato rilevato sabato scorso: uno dei grossi titoli di pietra messi in fila sul bordo della sopraelevata via Le Maestre, è stato divelto e fatto rotolare nella piazza sottostante. Il danno economico è importante, perché occorrerà sollevarlo e rimetterlo in posizione oltre a riparare il pavimento danneggiato e le catene spezzate. Ma perché, tra le ormai insostenibili spese delle famiglie cittadine, devono rientrare le riparazioni dei ripetuti danni causati da questi piccoli teppisti?

Nel tempo, la zona ha attraversato fasi di alterno degrado. La sistemazione dell’inizio degli anni Duemila, con la realizzazione del parcheggio sotterraneo e la chiusura al traffico, aveva dato alla piazza un aspetto ordinato e gradevole, anche se non mancavano segnali di inciviltà, come l’utilizzo della rampa di uscita pedonale del parcheggio come “pattumiera a cielo aperto” (dove oggi manca, pericolosamente, la ringhiera per un lungo tratto). Per qualche tempo, comunque, la situazione era rimasta tutto sommato decorosa. Poi, sono iniziati gli atti di pura barbarie, per lo più compiuti da gruppi incontrollati di ragazzini che hanno rotto lampioni della pubblica illuminazione, piastre murarie di pietra e persino i grandi vasi decorativi installati a proprie spese dalla Fondazione “Apulia Felix”.

Da qualche tempo, sono stati presi di mira gli enormi e pesanti titoli in pietra che segnano il confine della piazza. Ne sono stati abbattuti due negli ultimi cinque anni. Nel caso precedente, la videosorveglianza del Comune ha consentito di identificare e denunciare gli autori della “bravata” (tre minorenni, due ragazzi e una ragazza). In qualche caso, però, le camere sono inutili, perché ruotano e solo se sono puntate sul posto giusto al momento giusto permettono di trovare i colpevoli di turno. Dal Comando della Polizia Locale è giunta la rassicurazione del massimo impegno per rintracciare anche stavolta i teppisti. L’auspicio espresso da molti cittadini che sui social hanno commentato: «Se non riusciamo a presidiare una piazza in pieno centro accanto a due palazzi che rappresentano le più alte cariche istituzionali, come possiamo garantire la legalità a Foggia?».

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