Le botteghe di Masagne diventano hi-tech. Due giorni dedicati al futuro

Dopo Brindisi, sbarca a Mesagne Botteghe High Tech “per rivoluzionare il futuro”, l’evento di percorsi itineranti di artigianato digitale ed educazione all’autoimprenditorialità voluto dalla Regione che fino a giugno sarà in quattro comuni della provincia di Brindisi. L’evento è rivolto a chiunque desideri avviare un’attività o semplicemente arricchire le proprie competenze, soprattutto giovani senza lavoro, artigiani, donne e migranti.

Lunedì e martedì nella sede del Gal Terra dei Messapi di Mesagne incontri con quattro esperti docenti che approfondiranno utilizzo della stampa 3D e del taglio laser, sviluppo d’impresa, fundraising e intelligenza artificiale applicata ai social media.

Si parlerà di autoimprenditorialità, con un confronto su come avviare e gestire con successo una propria attività attraverso lo sviluppo in aula del Business Model Canvas e la condivisione di best practice locali, si approfondiranno poi forme societarie e finanziamenti per avviare un’impresa, per poi approfondire le più moderne tecnologie; dal design e modellazione stampa 3D e taglio laser, partendo dalla progettazione alla trasformazione di idee in prodotti finiti attraverso l’utilizzo delle macchine e finendo poi a parlare di social media con l’intelligenza artificiale, per approfondire i vantaggi e gli strumenti derivati dall’applicazione dell’intelligenza artificiale ai social media, personalizzando i contenuti e migliorando la presenza online della propria attività. Botteghe high tech è un progetto ideato e realizzato dalla salentina The Qube, incubatore certificato d’impresa che dal 2013 favorisce lo sviluppo di startup e piccole e medie imprese innovative.

Il format itinerante coinvolte Brindisi, Mesagne, Ostuni e Fasano e si concluderà col Job Day previsto a settembre presso Palazzo Guerrieri di Brindisi, dove verranno presentati i risultati ottenuti e promosse opportunità di networking e incontri diretti con aziende del settore.

«Si tratta di un’occasione unica per tenersi aggiornati sulle ultime tendenze, ampliare la propria rete di contatti professionali e trarre ispirazione per progetti futuri», dice Raffaella Ferreri, vicepresidente di The Qube.

«Dall’analisi di contesto emerge quanto sia necessario lavorare su questo territorio affinché si possa ridurre il numero dei soggetti che compongono le cosiddette fasce deboli della popolazione, migliorare il tessuto sociale, culturale e imprenditoriale, provando ad offrire valide opportunità di occupabilità e miglioramento/sviluppo di competenze professionali».

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