Ad agosto 2025 il mercato del lavoro italiano ha mostrato segnali di stagnazione. Secondo l’Istat, il tasso di disoccupazione rimane stabile al 6%, mentre quello giovanile sale al 19,3% (+0,6%). Crescono le persone in cerca di lavoro (+0,4%, pari a 7mila unità), soprattutto tra gli uomini e i 25-49enni, mentre diminuiscono tra le donne e le altre fasce d’età. Parallelamente, aumenta il tasso di inattività al 33,3% (+0,2 punti), con più uomini, donne e giovani tra i 15 e i 34 anni inattivi, mentre tra gli over 35 il numero di inattivi cala.
Gli occupati registrano un calo mensile dello 0,2% (-57mila unità), colpendo uomini, donne e lavoratori sotto i 50 anni; cresce invece tra gli autonomi e chi ha più di 50 anni. Il tasso di occupazione scende così al 62,6%, per un totale di 24,17 milioni di occupati. Su base trimestrale (giugno-agosto vs marzo-maggio) si osserva un leggero incremento di 42mila unità (+0,2%), con diminuzione dei disoccupati (-71mila) e aumento degli inattivi (+36mila). Su base annua, gli occupati aumentano dello 0,4% (+103mila), concentrandosi soprattutto sugli over 50, mentre i disoccupati calano del 4,7% (-75mila) e gli inattivi restano sostanzialmente stabili.
Confcommercio segnala un minore dinamismo: «La crescita annuale si è ridotta dagli oltre 440mila di gennaio ai 103mila di agosto, con effetti più marcati sulle donne, oltre il 42% delle quali tra i 15 e i 64 anni è inattiva, lontano dai valori medi europei». Confindustria evidenzia le difficoltà a trovare personale con competenze adeguate, sottolineando l’importanza di formazione e skill legati a digitalizzazione e intelligenza artificiale per il futuro del lavoro.