Sono iniziati circa una settimana fa i lavori di riqualificazione del parco nel quartiere Lanera di Matera. Il cantiere ha suscitato però le proteste dell’associazione Quartiere Lanera, che negli anni ha ripetutamente sollecitato la manutenzione ordinaria mai realizzata dell’area verde e la sostituzione delle giostre per i bambini. Tanto da spingere i suoi membri a lanciare una petizione online, che al momento ha raccolto più di 400 firme su un massimo di 500 segnate come traguardo, per chiedere un maggiore coinvolgimento dell’associazione da parte dell’amministrazione comunale nel progetto. «Nei giorni scorsi, dopo aver appreso dai social che il parco di Lanera sarebbe stato interessato a breve da una serie di azioni per la valorizzazione della Balena Giuliana, l’Associazione Quartiere Lanera ha ritenuto doveroso dar vita a una mobilitazione – scrivono i cittadini – La scelta del sito è stata giustificata dall’Amministrazione comunale dalla vicinanza alla stazione Matera Sud e al Museo Ridola (che al momento ospita i resti rinvenuti della balena Giuliana), oltre che dalla necessità di rispondere al presunto degrado del parco. L’associazione ritiene che che il progetto non tenga conto delle reali necessità del quartiere, della sua identità storica e culturale, né della volontà della cittadinanza. Dopo tre diversi incontri con il Sindaco, alcuni assessori e i tecnici del Comune, l’Associazione ritiene che ci siano ancora i margini per apportare alcune modifiche al progetto che tengano conto delle istanze emerse nella fase interlocutoria dei giorni scorsi».
Le criticità
L’associazione in particolare ritiene che «ritiene che il veliero, con i suoi imponenti 17 metri di lunghezza e 3 metri di altezza, sia un’attrezzatura del tutto fuori scala rispetto alle caratteristiche geometriche e morfologiche del parco e fuori contesto poiché collocato in un’area verde che è parte integrante di un quartiere che lo stesso Regolamento Urbanistico del Comune di Matera assimila al centro storico». L’Associazione si interroga anche su come il Rione Lanera, classificato nel Regolamento Urbanistico del 2021 come centro storico, possa non essere sottoposto a rigorosi vincoli paesaggistici al fine di preservare la coerenza storica, paesaggistica e sociale del luogo. «Il progetto attuale non appare in linea né con le richieste specifiche da tempo avanzate dagli abitanti né con le esigenze e la storia del Rione Lanera. Piuttosto risulta una affrettata forzatura per l’utilizzo dei fondi regionali “Patto dello Sviluppo della Regione Basilicata” che, presumibilmente, potrebbero andare persi».