Una donna cerca lavoro e chiama il sindacalista suo amico, nella speranza di essere assunta in una delle ditte che lavorano per la Asl di Brindisi. Il sindacalista, rammaricato, le risponde che non può fare più nulla, perché arriva troppo tardi. E ammette: «Anche io ho fatto entrare quattro persone». Il documento audio arrivato in redazione non lascia spazio a dubbi e alza il velo su un fenomeno noto a tutti e difficile da estirpare: le assunzioni che vengono spartite tra sindacati e magari politici, mai che si passi da una selezione trasparente. Nulla di nuovo sotto il sole, dirà qualcuno. Ma in una Puglia che cambia sarebbe ora che certi metodi fossero accantonati.
Ecco la trascrizione dell’audio nella parte in cui parla il sindacalista.
«Buongiorno a te… Ascoltami, non è che non hanno chiamato solo te, non hanno chiamato tanti, tu arrivi un po’ tardi, nel senso che loro hanno ricevuto da ottobrecirca 1900 curicculum, quindi un mare di curriculum perché su quell’azienda azienda si è buttato di tutto e di più… io di te non sapevo niente, a me quando mi hanno dato delle disponibilità, io ho dato dei nomi, quindi effettivamente ho fatto assumere delle persone che avevano bisogno, quasi tutte ragazze madri, e niente, diciamo che fino adesso le cose sono andate così, poi sembra che si potrebbero liberare ulteriori posti a settembre e non so che cosa farà l’azienda».
Non è un dialogo, ma un monologo, in cui emerge chiaramente che per il sindacalista tutto questa procedura è la norma. Nessun problema di sorta.
«Attualmente a me mi hanno chiesto quattro nomi di donne, io le ho date, e un maschietto, come facevo a sapere che tu avevi fatto la domanda se non mi avvisate… Ora bisogna aspettare se si libererà, più in là, se qualcuno tornerà in Sanità service e si libererà qualche altro posto. Per adesso no, purtroppo, ti ripeto, sono molto onesto».
Una onestà che evidentemente non è piaciuta all’interlocutrice, che ha deciso di mettere in giro l’audio della telefonata. E tra i destinatari c’era sicuramente l’ex sindaco Giovanni Antonino, persona sempre molto informata su come si muovevano e si muovono le cose a Brindisi. Sulla sua pagina facebook, il 25 maggio, è comparso questo post: «È invalsa una strana abitudine. Ogni azienda che deve effettuare assunzioni invita gli interessati ad inviare il curriculum sul proprio sito web . Lo hanno fatto in passato aziende della grande distribuzione o industrie localizzate nella zona industriale. Lo hanno fatto più di recente imprese di pulizie o di servizi. E tutti a candidarsi. Poi nulla viene comunicato sulle assunzioni fatte, sui motivi dell’esclusione, sui criteri di selezione utilizzati. Il sospetto è che in realtà le assunzioni siano state concordate con alcuni partiti di governo o con alcune sigle sindacali. Insomma, una beffa a discapito delle speranze di chi cerca disperatamente un lavoro e non ha Santi in Paradiso. E questo avviene nel silenzio generale».