L’acciaio prodotto dall’ex Ilva di Taranto per il ponte sullo Stretto, Bellomo: «Una spinta per l’intero Paese»

«Usare l’acciaio prodotto a Taranto per il Ponte sullo Stretto darebbe una spinta all’economia non solo dell’azienda e del settore, ma dell’intero Paese». Lo afferma il deputato pugliese della Lega, Davide Bellomo, a proposito di quanto affermato dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini in una intervista nella quale sostiene che per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina si può usare l’acciaio dell’ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia.

L’opera, secondo il vicepremier, renderebbe possibili «anni di commesse piene» allo stabilimento jonico.

Sulle affermazioni del ministro Salvini è intervenuta anche la Fiom, definendole “solo slogan”. Ma, per Bellomo, le polemiche sollevate dal sindacato «risultano totalmente ideologiche e sterili».

«Alla luce degli importanti interventi fatti sull’ex Ilva per ridurre le emissioni e portarle entro i limiti stabiliti per legge, parlare della produttività dello stabilimento ionico è un tema che possiamo affrontare – aggiunge Bellomo -. Avanti tutta con un grande obbiettivo: che sia il cuore dell’acciaio green in Europa», conclude affermando che «Matteo Salvini conferma ancora una volta con i fatti la visione di un’Italia proiettata verso il futuro e innovativa».

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