L’abbraccio di Bitonto a don Vito Piccinonna, nuovo vescovo di Rieti

La ricorrenza è avvenuta, simbolicamente, nella Giornata mondiale degli abbracci. E ieri, allora, don Vito Piccinonna (nelle foto di Anna Verriello), 45enne di Palombaio, ex rettore della basilica Santi Medici di Bitonto e già presidente della Caritas diocesana, ha abbracciato la nuova comunità diventando ufficialmente (dalle 11.48 per la precisione) vescovo della diocesi di Rieti e il più giovane parroco a ricoprire tale incarico.

La sua giornata è iniziata prestissimo, con la preghiera a Greccio, lì dove san Francesco d’Assisi ha realizzato il primo presepe vivente della storia, per poi spostarsi in Comune, a Rieti, salutato dalle autorità politiche e, infine, in Cattedrale per la cerimonia ufficiale presieduta dall’arcivescovo Giuseppe Satriano.

«Mi propongo di offrire – le parole di monsignor Piccinonna – un atteggiamento di profondo e attento ascolto. Solo dall’ascolto può nascere un’azione in grado di intercettare la realtà e, con l’aiuto di Dio, provare a trasformarla superare il dolore, la fatica, la solitudine degli anziani, degli adulti, dei giovani e giovanissimi, dei bambini. Ma senza il sentimento dell’accoglienza nulla può cambiare. Ascolto e annuncio. Accoglienza e superamento. È quanto propongo a me stesso e a voi tutti, ringraziandovi della generosa presenza e vicinanza».

Nutritissima la presenza di bitontini (in primis il sindaco Francesco Paolo Ricci) e palmaristi nella città reatina, perché la sua (ex) comunità non ha voluto mancare a questo indelebile momento. E, per l’occasione, ha donato un ulivo, piantato nel giardino botanico del Palazzo Papale, a due passi dalla Cattedrale di Rieti.

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