«La ferrovia Barletta-Spinazzola, oltre ad avere valenze storiche e paesaggistiche e a favorire le connessioni tra le comunità interne, si trova nell’invidiabile posizione a cavallo tra il Parco dell’Alta Murgia e quello dell’Ofanto. Di conseguenza avrebbe un ruolo primario per la diffusione della mobilità sostenibile, in linea con gli obiettivi del “Piano Regionale della Mobilità Ciclistica”, approvato proprio in questi giorni». Si legge in una nota di Luigi Garribba “Italia Nostra Onlus” sezione di Canosa, in cui viene denunciato il mancato ripristino del servizio treni sulla linea Barletta-Spinazzola, la cui circolazione è sospesa da giugno 2022, al fine di effettuare interventi di consolidamento, riqualificazione e ammodernamento.
«Il 9 giugno Rete Ferroviaria Italiana annunciava che la circolazione sulla linea sarebbe stata sospesa fino a settembre e affidata al servizio sostitutivo dei bus, per poter procedere a nuovi interventi di manutenzione straordinaria. La linea era già stata chiusa altre due volte negli ultimi anni: durante l’estate 2020 e tra la primavera e l’autunno del 2021, per il rinnovo di altri 20 chilometri di binari tra Canosa e Minervino. Il piano di manutenzione, rivelato nel 2020, era finalizzato al miglioramento della linea e comprendeva persino l’elettrificazione, seppur limitata al solo percorso Barletta-Canosa (entro il 2025), oltre alla realizzazione di una nuova fermata presso l’ospedale di Barletta (entro il 2023). Leggendo le date a ritroso, si palesa il differimento della fine lavori e la bizzarria di elettrificare solo i primi 25 chilometri della linea. Altrove, Rfi già utilizza nuovi convogli ad alimentazione diesel o mista diesel/elettrica di concezione moderna e tecnologica. Per caso la linea ferroviaria è destinata a subire la stessa sorte toccata alla famigerata SP3 rimasta incompleta a ridosso di Minervino e tuttora semi abbandonata?», si legge nella nota.
Alla domanda di Italia Nostra, giunge la risposta di Rfi: «La linea ferroviaria Barletta-Spinazzola riaprirà. Si sta procedendo per step con gli interventi di elettrificazione e, per evitare di creare disagi ai viaggiatori, si è preferito effettuare un unico servizio, cioè quello dell’autobus sostitutivo (garantito da Trenitalia d’intesa con la Regione Puglia). Nessun treno è stato cancellato senza che venisse predisposto un autobus sostitutivo per soddisfare le esigenze dei pendolari che, ad oggi, non si sono mai lamentati. La Barletta-Spinazzola è un’area a grande valenza artistica e culturale, dove sono stati effettuati interventi più massicci e l’elettrificazione della linea è in fase di progettazione; perciò, di comune accordo con la Regione Puglia, si è deciso che finché tutti i lavori non saranno completati è inutile che la linea riapra. Tutti gli interventi sono finalizzati a dare una nuova vitalità all’area».