La Regione approva la Fondazione “Disfida di Barletta”. In arrivo i primi 50mila euro

Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità la proposta di legge a firma del consigliere Giuseppe Tupputi, di istituzione della Fondazione della disfida di Barletta, evento storico che viene ricordato annualmente con un certame cavalleresco e una serie di manifestazioni culturali iniziate nel lontano febbraio del 1965.

La legge è finalizzata a costituire una fondazione di partecipazione con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale connesso alle tradizioni e alle cerimonie della rievocazione storica della Disfida di Barletta.

La fondazione prevede un’ampia partecipazione di soggetti sia pubblici sia privati e della Regione Puglia quale socio fondatore-promotore, la quale concorre alla costituzione del fondo di dotazione con una somma di 50 mila euro a partire dal 2024. La conduzione del fondo di gestione, inoltre, prevede lo stanziamento, per l’anno 2024, di ulteriori 50 mila euro e 100mila euro per l’annualità 2025.

«È ufficiale: con il via libera del Consiglio regionale, è stata istituita oggi la fondazione della Disfida di Barletta dice il capogruppo di Con, Giuseppe Tupputi – volta a promuovere e valorizzare il patrimonio culturale legato alle tradizioni e alle cerimonie della rievocazione storica del certame cavalleresco datato 13 febbraio 1503. La Fondazione prevede una vasta partecipazione di soggetti sia pubblici che privati, con la Regione Puglia in veste di socio fondatore-promotore, contribuendo con 50 mila euro al fondo di dotazione a partire dal 2024. In aggiunta, per l’anno 2024, è previsto uno stanziamento aggiuntivo di 50 mila euro, mentre per il 2025 si prevede un finanziamento di 100 mila euro. Le finalità della Fondazione – conclude Tupputi – includono la promozione della cultura legata alla rievocazione della Disfida di Barletta, la formazione culturale della collettività, la ricerca scientifica del patrimonio librario e documentale, il recupero dei beni di interesse culturale e la gestione di eventi nazionali e internazionali».

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