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La Puglia dei presìdi Slow Food al Salone del Gusto di Torino: specialità in vetrina

Contadini, allevatori e pescatori pugliesi sono tra i protagonisti dell'edizione 2024 di Terra Madre - Salone del Gusto in corso a Torino fino a lunedì prossimo, 30 settembre. È la Puglia dei presìdi Slow Food che racconta in una vetrina di prestigio le infinite possibilità di valorizzazione dei prodotti agroalimentari che hanno ottenuto, in questi…

Contadini, allevatori e pescatori pugliesi sono tra i protagonisti dell’edizione 2024 di Terra Madre – Salone del Gusto in corso a Torino fino a lunedì prossimo, 30 settembre.

È la Puglia dei presìdi Slow Food che racconta in una vetrina di prestigio le infinite possibilità di valorizzazione dei prodotti agroalimentari che hanno ottenuto, in questi anni, il riconoscimento.

In due anni la Puglia è passata da 23 a 35 presìdi Slow Food, dal Gargano al Salento, grazie ai quali è stato possibile «recuperare informazioni sull’origine dei prodotti e a verificare i disciplinari di produzione», ricorda l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia. È proprio questa crescita che, in questi giorni, viene raccontata «direttamente alle migliaia di visitatori del Salone del Gusto» da oltre 40 aziende ospitate nello spazio della Regione Puglia insieme agli attivisti di Slow Food.

Nello stand della condotta Slow Food di Puglia ogni giorno si alternano laboratori esperienziali come quello dedicato alle erbe spontanee con la Puglia che conserva 840 specie, tutte edibili di cui almeno 170 condimentarie (come alloro, timo, maggiorana, issopo, santoreggia, mortella, finocchietto selvatico). Gli esperti coinvolti da Slow Food sono impegnati a raccontare la storia e gli aneddoti che legano le varietà vegetali in esposizione, al passato e agli usi in cucina e nella medicina. Un piccolo mulino invece è stato protagonista del laboratorio su grani antichi e legumi. I partecipanti hanno assistito alla molitura dei grani antichi fatta con un piccolo mulino artigianale, hanno setacciato la farina separandola dalla crusca, hanno impastato con lievito madre per dare vita alla focaccia pugliese.

Non mancano le cene didattiche che spaziano dalla valorizzazione dei vegetali prodotti in Puglia ed esposti nella mostra pomologica e delle piantine di ortaggi, con oltre 50 varietà antiche, passando per le diverse forme della pasta di semola di grano duro, impastata semplicemente con l’acqua. Ogni piatto sarà abbinato con oli, vini e birre di Puglia.

Da segnalare un gemellaggio speciale tra Puglia e Perù, tra i pescatori del porto del Callao e i mitilicoltori di Taranto.

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