I tempi si stanno facendo stretti e per non rischiare di perdere i 114 milioni di euro, destinati dal Pnrr per il superamento dei ghetti in Capitanata, serve accelerare su procedure e approvazione progetti, invece si continua con i rinvii e le attese.
La prospettiva
Che il prefetto Maurizio Falco abbia un compito ardito è palese. Il commissario straordinario in materia di superamento degli insediamenti abusivi e contro lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura arriva a Foggia per un tavolo tecnico convocato in prefettura, ma rimanda ogni prosecuzione del confronto a dopo l’11 luglio, quando a Roma si ritroverà con i ministri Fitto e Piantedosi per fare il punto della situazione nei ghetti e mettere sul tavolo la proroga delle scadenze, primo passo per cercare di mettere in moto un processo fermo alle buone intenzioni.
Le richieste
All’incontro in prefettura erano presenti, con i Comuni interessati e le forze dell’ordine, le delegazioni di Cgil, Cisl e Uil Foggia, Flai e Fai Foggia. «Abbiamo spiegato che saremo determinati nel sostenere la dovuta attenzione su risorse e progetti per il superamento dei ghetti. Inoltre abbiamo chiesto che pur avendo il Pnrr destinazioni per diverse amministrazioni, vi possa essere un’idea integrata di intervento sul territorio, prestando attenzione ad alcuni servizi pubblici, come trasporto, assistenza sanitaria e istruzione, fondamentali per affrancare migliaia di lavoratori dallo sfruttamento», afferma Giovanni Tarantella di Flai Cgil.
Il monito della Cisl
Carla Costantino, segretaria generale Cisl Foggia è chiara «Non dobbiamo fare operazioni di abbellimento dei ghetti, ma attivare veri processi d’integrazione, magari anche ridando vitalità alle borgate rurali che, riqualificate, possono rappresentare una risposta immediata al superamento dei ghetti». Insomma, niente operazioni di facciata e concretezza negli interventi «con la garanzia della supervisione del prefetto Valiante contro ogni forma di corruzione e abuso dei fondi», sottolinea Costantino.
Le interdittive
E l’opera di controllo e tutela della legalità porta una nuova firma da parte del prefetto Maurizio Valiante con il provvedimento di interdittiva antimafia nei confronti di due imprese edili di Manfredonia e un terzo nei confronti di un’impresa agricola di Rignano Garganico subito dopo la conclusione della fase del controllo giudiziario.