La ministra per la disabilità, Alessandra Locatelli, ha fatto visita ieri mattina in una delle più grandi realtà riabilitative presenti nella sesta provincia pugliese. Si tratta del Presidio di riabilitazione “A. Quarto di Palo e Mons. Di Donna dei Patri Trinitari di Andria”.
L’incontro, avvenuto alla vigilia della settimana dedicata alla consapevolezza dell’autismo, mirato ad avvalorare il dialogo con le istituzioni e migliorare il valore dell’inclusività delle persone con disabilità e con disturbi di spettro autistico.
Riguardo i timori che dalle regioni del Sud possono emergere sulle eventuali ripercussioni della riforma dell’autonomia differenziata sul territorio, con particolare attenzione proprio alla sanità e ai diritti delle persone disabili, la ministra non ha dubbi: «L’autonomia differenziata rafforza quello che è la nostra volontà di andare ad individuare quelli che sono i livelli delle prestazioni sociali. Le prestazioni sociali non sono materia di contrattazione dell’autonomia, però noi avremo insieme alla legge delega per le disabilità un decreto attuativo, specifico, che va ad istituire un tavolo di lavoro per individuare i livelli delle prestazioni sociali, che sono contenuti nella Costituzione e che ancora mai sono stati presi in considerazione e che invece servono proprio a rendere omogenei i livelli per tutto il Paese. Certo l’autonomia differenziata può essere un volano per rafforzarci a vicenda lungo questa strada perché altrimenti rimarremmo ancora fermi come stiamo oggi».
Alessandra Locatelli ribadisce, così, che sarà proprio la spinta all’autonomia differenziata a fungere da nuovo motore per una celere individuazione dei Leps, livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi.
«Con la riforma adesso andiamo ad affrontare una parte più innovativa che è quella della legge delega. Con i decreti attuativi avremo già dei punti rivoluzionari per il nostro Paese che riguardano l’accertamento dell’invalidità civile, della disabilità, il progetto di vita e tanti altri aspetti che sono contenuti – prosegue la Ministra Locatelli – Però credo che da cogliere sia questo momento straordinario, strategico che ci offre anche l’Europa con il Pnrr, con l’orizzonte del 2030 per le programmazioni sociali in particolare. Ma dobbiamo davvero non abbandonare questo modo di lavorare congiunto, anzi rafforzarlo, perché c’è tanta strada da fare soprattutto nel cambio di mentalità» .