La memoria viva a Foggia, le bombe del ’43 nel ricordo di una città ferita

Un giorno che resta vivo quale memoria collettiva di una comunità, ferita dalla brutalità della guerra. Foggia, città medaglia d’oro al valore, si appresta a ricordare il tragico bombardamento del 22 luglio 1943.

La sindaca

«La memoria è un valore perché nel riportare alla mente i fatti del passato ci permette di dare loro un senso e una prospettiva per il per il futuro» evidenzia la sindaca Maria Aida Episcopo che aggiunge «la tragedia che Foggia ha vissuto il 22 luglio del 1943 non dovrà mai essere dimenticata per trasferire alle nuove generazioni la voglia di opporsi alla violenza cieca, inaudita e insensata della guerra».

Le parole della sindaca preannunciano l’appuntamento che ogni anno il Comune di Foggia organizza per onorare la memoria delle vittime dei bombardamenti che colpirono la città di Foggia in una mattina di luglio del 1943.

La cerimonia

La mattina di lunedì prossimo, alla presenza delle massime autorità civili e militari cittadine, si terrà l’appuntamento promosso dall’amministrazione comunale. Alle 9,39, orario della prima esplosione, a Palazzo di Città echeggeranno i dodici rintocchi, provenienti dalla torre campanaria. Poi in stazione alle 10,15, dinanzi alla targa che ricorda i ferrovieri caduti, sarà deposta una corona d’alloro. L’attacco portato dalle fortezze volanti americane avvenne in due ondate. Quella dagli esiti più drammatici si registrò nella stazione ferroviaria dove centinaia di persone trovarono la morte. Gli ordigni sganciati sui binari, oltre a far crollare parti della struttura, colpirono un carro cisterna che trasportava carburante. Il liquido si rovesciò inondando il sottopasso, gremito di persone radunate lì per trovare riparo, prendendo fuoco. Centinaia di persone trovarono la morte in modo atroce. Non si è mai riuscito a fare un computo esatto delle vittime del sottopassaggio della stazione e più in generale di quelle decedute in quella drammatica mattina.

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