Presidiare i circa novemila ettari della Foresta Umbra e difendere meglio il patrimonio boschivo dal rischio di incendi: è l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato dalla Regione Puglia con il Dipartimento dei Vigili del fuoco del Ministero dell’Interno per la realizzazione di un presidio dei “caschi rossi” all’interno dell’ex “Segheria del Mandrione”.
Si tratta di una struttura di proprietà della Regione che sorge nel territorio comunale di Vieste ed era la stazione di arrivo, a valle, di un sistema ferroviario a scartamento ridotto, l’antica decauville, dove giungevano dal cuore della Foresta Umbra i tronchi tagliati e dove si procedeva a una prima lavorazione oltre che alla realizzazione di alcuni prodotti finiti.
Dopo 45 anni di inattività, nel 2015, la struttura è stata affidata all’Arif che ha ripreso la lavorazione, utilizzando la legna proveniente dagli interventi eseguiti nei boschi regionali, realizzando alcuni prodotti in legno come panchine, panche da pic-nic, sedie, tavoli, bacheche, insegne in legno che indicano percorsi e località forestali, segnaletica, rastrelliere e fioriere.
Con il protocollo approvato dalla Giunta regionale pugliese, elaborato al termine di un’interlocuzione avviata dopo una richiesta del comandante dei Vigili del fuoco della provincia di Foggia, ingegner Domenico De Pinto, permetterà la realizzazione del presidio. L’iniziativa rientra in un più ampio progetto di potenziamento del servizio Aib, Anti incendi boschivi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
L’ente Parco nazionale del Gargano finanzierà, con proprie risorse, il progetto e la realizzazione dei lavori di adeguamento di uno dei fabbricati del compendio che la Regione Puglia concede ai Vigili del fuoco a uso gratuito per 30 anni: una struttura in posizione strategica, sia per la vicinanza dell’ex Segheria del Mandrione a Peschici e Vieste, località ad alta densità turistica, sia perché attigua ai complessi forestali di proprietà del demanio regionale.
I benefici attesi dalla collaborazione sono molti. I primi riguardano, ovviamente, la riduzione dei tempi di intervento sugli incendi e la disponibilità di risorse del Corpo dei Vigili del fuoco maggiormente specializzate nella lotta agli incendi e con profonda conoscenza del territorio rurale e montano. Ma la struttura si propone anche come luogo di incontro per risorse del volontariato e della Protezione civile, come possibile funzione di posto di coordinamento avanzato interforze, come possibile luogo dove far convergere anche risorse esterne al sistema regionale Aib o di protezione civile in caso di mobilitazione nazionale, per la migliore erogazione anche del servizio di soccorso tecnico urgente alle comunità che vivono nelle aree protette e nelle aree marginali, nonché per la diffusione della cultura della sicurezza con il coinvolgimento dei giovani.